Durante la partitella dopo grandi poarate di Reina così si è rivolto a Pepe: “Resta qui con noi”.
Il figlio di questa città è padre dei propri sogni: Insigne li coccola, li protegge da spie di scetticismo e in questo ritiro che volge al termine – e che oggi si conclude – se n’è preso cura da leader, sicuro e determinato, ben oltre la propria età. Ventisei anni è la linea sottile tra promessa da mantenere e certezza da blindare. Insigne è nel bel mezzo della (massima) espressione di calciatore autentico: sprazzi di fuoriclasse, umiltà da gregario e sorriso esploso ogni giorno, mattina e pomeriggio, mattatore coi tifosi, protagonista di quest’estate alternativa vissuta in Val di Sole da oltre cinquantamila anime azzurre.
LEADER
Lo è sul serio, non s’azzarda alcuna etichetta. Insigne è stato un ragazzino ma oggi se ne ricorda, ripassa la sua infanzia e, frugando nell’esperienza, è riuscito ad esaltarsi, a brillare di luce propria. Lo hanno acclamato i tifosi, sempre, e lui ha risposto con disponibilità, prima e dopo ogni allenamento. Ha firmato autografi, scattato selfie, dispensato frasi da leader (con Allan è stato tra i protagonisti dell’incontro a Folgarida coi tifosi) e caricato sulle proprie spalle, che sono larghe, le aspettative di una città intera, che sente sua. Non solo: una mattina, nel caos delle voci sul futuro, ha applaudito Reina dopo una doppia super parata, lo ha spronato spiegandogli che il suo posto è qui, non altrove. E’ stato leader e faro, Insigne, punto di riferimento per compagni e tifosi. Ha appena ventisei anni: è nel bel mezzo dei propri sogni.
Fonte: CdS