L’omelia dello scudetto. «Con il Suo aiuto, di Lui, possiamo inseguire il sogno che ci accomuna tutti». Il cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, introduce così la messa celebrata ieri ai bordi del Comunale di Carciato, culminata nella benedizione della squadra. Con tanto di monito calcistico-spirituale a De Laurentiis: «Preside’, Sarri deve restare sempre con noi. Altrimenti la scomunico!». Ad accoglierlo, un mezzo diluvio e un clima più autunnale che estivo: «Squadra bagnata, squadra fortunata». E così sia. Ma attenzione: «I calciatori devono credere nelle loro potenzialità: soltanto così potranno conquistare l’Italia e il mondo. De Laurentiis finora è stato grande: ci ha portato dalla C alla Champions, e ora manca soltanto l’ultima ciliegina». Con l’aiuto di Dio, invocato in maniera delicata, e anche di San Gennaro: «Lui non si vede ma fa gol. Ci vuole, anche se la squadra è già al top». Il Cardinale, citando Martin Luther King, passa poi al clou: «I have a dream. Anzi, tutti abbiamo un sogno: e credo che con Sarri, un vero maestro riconosciuto ovunque, sia possibile sognare. Preside’, deve restare sempre con noi. Non lo faccia mai andare via: se mi delude la scomunico», dice Sepe rivolto a un sorridente De Laurentiis seduto di fronte all’altare allestito sull’erba insieme con il tecnico, i giocatori, gli staff e i dirigenti.
In tribuna, più o meno un migliaio di irriducibili ascoltano e applaudono. «Questi tifosi meravigliosi cammineranno sempre con voi», continua il Cardinale rivolgendosi agli azzurri. «E ovviamente ci vorrà anche la forza del Signore che tutto può e che ci accompagna soprattutto attraverso le difficoltà della vita». Poi benedizione collettiva, un abbraccio a Sarri e via insieme con De Laurentiis (a cui dona la riproduzione della prima scultura di San Gennaro). Dopo il pranzo in albergo, con tanto di pizze fritte preparate da un pizzaiolo giunto da Napoli, il rientro al Santuario.
Fonte: Cds