Un po’ in anticipo, ma buon compleanno capitano. Giovedì compirà trent’anni anni, ma la festa è già cominciata domenica, in occasione della presentazione della squadra in piazza a Dimaro. Cinquemila (e più) persone in visibilio per lui. Ora, però, tocca a Marek confezionare regali a se stesso e poi alla città: il record di gol di Maradona, la Champions e lo scudetto. In attesa di brindare ai trent’anni, la conferma di un concetto già chiaro da un po’: il popolo azzurro s’identifica totalmente in lui. Le scene che hanno accompagnato la presentazione di Hamsik hanno sciolto anche i ghiacciai più irriducibili delle Dolomiti. Il capitano e l’eroe del popolo; è una delle ultime bandiere del grande calcio italiano, tanto da essere considerato un esempio di alta fedeltà anche dai tifosi delle altre squadre; è il giocatore del Napoli di più lunga militanza (dieci anni, da luglio 2007); è terzo alle spalle di Bruscolotti e Juliano per le presenze in campionato (357) e per le partite totali in azzurro (452); è terzo anche per i gol in campionato (93) e secondo in fatto di reti complessive. Alle spalle di Maradona: 115 Diego, 113 Marek. Record a due passi e tanto di cappello. Ora, però, bisogna chiudere il cerchio. Il ciclo: perché uno così bravo – un campione – ha vinto troppo poco; perché questa è senza dubbio la migliore squadra in cui abbia mai giocato e lui, a trent’anni di vita e dieci di San Paolo, è di certo il miglior Marek di sempre. Auguri capitano. Di tre colori.