Berenguer, l’intermediario spiega il mancato arrivo al Napoli: colpa di Giuntoli!

A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Dario Ristori, procuratore e intermediario dell’affare tra Berenguer ed il Napoli“Ero il rappresentate dell’Osasuna, ho aiutato il dg a portare avanti la trattativa tra Berenguer e il Napoli che era interessante per la visibilità che avrebbe dato al club e per il ragazzo stesso. Sono molto amico di Giuntoli e mi sono fatto un’idea: il Napoli non ha mai voluto affondare il colpo perché più di una volta ha avuto la possibilità di chiudere l’operazione e se voleva il giocatore, lo avrebbe chiuso a prescindere da Giaccherini e dalle uscite. L’investimento su Ounas forse ha pregiudicato quello su Berenguer e poi in questo momento storico il Napoli non ha da fare molte cose sul mercato. Già tenere tutti i big è stato un grandissimo mercato perché i vari Hysaj, Callejon e Insigne sono nomi che per i grandi club europei sono in prima fila e riuscire a convincerli del progetto è stata una grande cosa e non era semplice rinnovare i loro contratti. Se il Napoli avesse chiuso Berenguer prima di cedere i calciatori in esubero, avrebbe avuto una rosa troppo ampia e gli stessi giocatori in uscita avrebbero avuto troppa forza per andare via. C’è anche da dire che se avesse voluto chiudere, il Napoli avrebbe potuto firmare i contratti e aspettare di cedere prima di dare l’annuncio, ma questo non l’ha fatto e significa che non era convinto di prenderlo. Berenguer giocava in una squadra retrocessa in serie B e in quella mediocrità di squadre, il ragazzo brillava per il suo talento. Rulli? La vedo una trattativa complicata anche perché la Real Sociedad non ha bisogno di vendere. Il portiere però è di livello, indubbiamente”. 

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