Per il Financial Time non si esclude il riciclaggio di danaro per i gruppi cinesi

Il gruppo Suning è l’ultimo target cinese nel mirino per gli “acquisti irrazionali” all’estero dopo che il talk show della tv statale Cctv News “1+1” ha espresso critiche sull’acquisizione dell’Inter, chiusa a giugno 2016 al prezzo di 270 milioni di euro per il 70% del capitale del club.
Come conseguenza, i titoli Suning Commerce sono crollati alla Borsa di Shenzhen.
Le critiche in tv, considerate un monito, sono di Yin Zhongli, ricercatore al Financial Research Institute, think tank governativo dell’Accademia cinese delle scienze sociali, secondo cui, “molte di queste compagnie che investono all’estero hanno rapporti di debito alti sul fronte domestico, ma prendono soldi in prestito dalle banche che sperperano all’estero o per rilevare asset” aggiungendo “rischi su banche domestiche e sistema finanziario”.
Gli investimenti all’estero, riporta poi il Financial Times, hanno poi in comune una abilità non così forte a produrre cash.
E non si può escludere il sospetto di riciclaggio di denaro sporco”.

Fonte: Ansa.it

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