Il napolionline.com, nella sua osservazione esclusiva del progetto Real Madrid Clinic sponsorizzato dal Real Madrid con la collaborazione, qui a Napoli, della Scuola calcio Internapoli, storica società dilettantistica, ha avuto la possibilità di intervistare uno degli istruttori del Real Madrid Clinic. Francesco Mangano (Real Madrid) ci ha offerto le sue visioni sul mondo dilettantistico in generale, della collaborazione con l’Internapoli e le differenze tra scuole calcio italiane ed estere.
Come è stato lavorare con lo staff dell’Internapoli e con i ragazzini partenopei? “Per quanto riguarda l’organizzazione è già un mese che io giro per i campus, e non ho trovato la stessa situazione che ho trovato qui. Il personale innanzitutto è numeroso e competente, e non tutti hanno questa possibilità. La cosa che mi è piaciuta di più è l’amore che c’è a Napoli per il calcio, a Napoli si sente un amore profondo per il pallone, e quindi è anche bello lavorare così con i ragazzi”.
Quali sono le differenze tra la cantera spagnola e quella italiana nell’organizzazione, nei metodi e nei risultati? “La differenza che c’è tra il calcio spagnolo o europeo e quello italiano è nella mia esperienza riassunto nel discorso della preparazione, ad esempio il discorso del pallone elettronico, il gps e le varie tecnologie abbinate, loro già ci lavorano da dieci anni, mentre noi in Italia siamo ancora a: vai avanti e indietro, fai corsa ed ecc.. In Italia siamo arcaici in questo senso, un passo indietro rispetto agli altri sotto l’aspetto organizzativo e i ragazzi si allenano allo stesso modo e con gli stessi esercizi senza distinzioni di età. Tutto il lavoro è uguale ed è basato per i ragazzi dai 7 ai 15 anni, mentre qui ai ragazzi più piccoli non gli facciamo fare alcuni esercizi e poi quando diventano grandi li introduciamo a questi mentre non li facciamo più allenare su alcuni che facevano in precedenza, quando hai a che fare con gli istruttori del Real Madrid ti rendi conto che è davvero un altro mondo, e lavorare per loro è il massimo. Pensate che statisticamente il Real Madrid ogni anno sforna 154 giovani che manda nelle squadre professionistiche di serie A o al Castilla che è una squadra del Real. In comparazione la prima squadra italiana che sforna giocatori a quei livelli è la Roma che sforna 54 giocatori all’anno per le squadre professionistiche. Dietro al Real abbiamo il Barcellona, Rennes, Anderlecht. Noi che pensiamo che l’Atalanta abbia fatto un buon lavoro, invece in Europa sono ancora molto indietro”.
Dal nostro inviato al centro sportivo Kennedy Raffaele Trematerra