IL ROMA – Al via l’era Sarri 3.0, forse la più difficile

Sembra ieri che Maurizio Sarri arrivò in punta di piedi in un Napoli che doveva ripartire dalle ceneri di una stagione non troppo esaltante targata Benitez. Lo spagnolo era riuscito a vincere la Supercoppa Italiana battendo la Juve a Doha ma poi nell’ultima gara di campionato, grazie anche ad un rigore sbagliato da Higuaìn, regalò il terzo posto alla Lazio. Trovò un gruppo demotivato il toscano e naturalmente in tanti erano titubanti sulla possibilità di vederlo protagonista in una big dopo la bella esperienza nell’Empoli. Addirittura ci fu chi lo dava per spacciato già dopo la gara contro la Juventus. Le prime tre partite non furono esaltanti ma dopo il cambio di modulo (dal 4-3-1-2 al 4-3-3) si cominciò a volare senza più fermarsi. Il maestro di Figline Valdarno nato a Bagnoli ha fatto la differenza in lungo e in largo ma purtroppo non è riuscito a vincere un trofeo. Ma ha conquistato la prima volta la Champions diretta e la seconda il terzo posto che vale i preliminari. Inutile poi parlare di come è riuscito a rivalutare alcuni calciatori facendoli diventare uomini mercato. Se Higuaìn è stato venduto a 94 milioni il merito è soprattutto suo.

SI RIPRENDE – Ed ecco la terza stagione. È tutto pronto per permettere a Sarri di essere ancora più protagonista. Nel frattempo è riuscito ad entrare nel gotha del calcio mondiale. Tra i primi quindici big c’è anche lui. Naturalmente non ci si può accontentare. E di certo il sor Maurizio non lo farà. Da domani comincerà a lavorare per riuscire a fare
meglio del passato. E questo significa riuscire a vincere lo scudetto. Le premesse ci sono tutte. Il Napoli ha chiuso lo scorso torneo in maniera eccellente e dimostrando un calcio sempre migliore. Si dovranno fare i conti sempre con la Juventus e molto probabilmente anche con le milanesi made in China. Ma il lavoro di Sarri è molto più avanti e si spera che con qualche ritocco si possa puntare seriamente al titolo. Il diretto interessato non lo dirà mai pubblicamente ma in cuor suo sa che il suo ciclo è a buon punto e che può ambire al massimo obiettivo. Sicuramente la prima cosa da fare sarà quella di vincere i preliminari per tornare in Champions. Poi per il resto si vedrà.

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