Wish List: Samu Castillejo

Un'occhiata alla fascia destra del Villareal e trovare un vice-Callejón non è forse così difficile.

Giunti al nostro quarto appuntamento, questa settimana facciamo un piccolo passo indietro e ritorniamo alla ricerca di un potenziale vice-Callejón. Dopo aver pescato in Eredivisie con Milot Rashica, stavolta voleremo in Spagna per spulciare all’interno della mejor liga del mundo e cercare di individuare il profilo giusto per questo Napoli. Un mezzo nome già ci sarebbe e tutte le testate napoletane hanno iniziato a monitorarlo con grande attenzione.

Occhi puntati, allora, su Samu Castillejo, ala destra del Villareal, classe 1995. L’ex scuola Málaga è un giocatore molto giovane, con a propria disposizione un grande potenziale e un’esperienza nazionale e internazionale già degna di nota. Le presenze tra Liga, Copa Del Rey ed Europa League sono ben 125 e quest’anno la sua costanza di rendimento sembra aver finalmente raggiunto livelli interessanti.

Lo slalom speciale di Castillejo che gli procura un bel po’ di applausi e un bel po’ di ghiaccio da mettere su quella caviglia…

Castillejo è un mancino naturale dotato di ottimi mezzi atletici e di un’esplosività sicuramente interessante. La sua capacità di corsa lo rende un cliente assai scomodo da affrontare: lo spagnolo non solo è rapidissimo nel breve, ma è un giocatore difficilmente recuperabile anche quando scappa in progressione lungo la fascia o per i corridoi centrali.

Inoltre, Castillejo è un giocatore che ama correre palla al piede e puntare con decisione la porta avversaria quando ne ha l’occasione. La sua facilità di dribbling è a tratti disarmante, rendendolo un elemento capace di creare superiorità numerica in zone pericolose del campo. Eppure, in alcuni casi, questa sua tendenza allo slalom lo porta a qualche palla persa di troppo, rivelando in Castillejo un amore forse eccessivo verso la pelota. Un amore che potrebbe rivelarsi controproducente in un Napoli che vive di pochi tocchi e molti incastri.

L’eccessiva tendenza al dribbling che lo porta spesso a perdere qualche tempo di gioco prezioso o addirittura alla palla persa.

Le qualità tecniche, poi, sono di ottimo livello. Sinistro educato e destro di ottima caratura, Castillejo è un esterno capace di ricoprire entrambe le fasce, ma con una predilezione molto forte per quella destra. E’ quello il suo habitat naturale, quello dove ama scorrazzare e quello da dove ama partire per accentrarsi e fare male alle difese avversarie.

La sua capacità di utilizzare gli spazi intermedi e la fascia centrale del campo, rende Castillejo un esterno difficile da marcare e da tenere a bada difensivamente. Lo spagnolo è un giocatore che ama soprattutto stringere dentro con decisione per dialogare con i compagni e cercare lo spiraglio giusto per l’ultimo passaggio. Insomma, Castillejo è un esterno offensivo che si trova completamente a suo agio anche nelle zone più trafficate del campo e che quando prende velocità diventa complicato da arginare.

La tendenza a stringere la propria posizione e a far saltare il banco spaccando centralmente le difese avversarie.

Eppure i numeri sembrano non confermare le sue ottime qualità. Anzi, sembrano quasi banalizzare il suo potenziale. Già, perché nei 32 cartellini timbrati in Liga, Castillejo ha malapena raccolto 2 reti (di cui una da calcio piazzato) e 4 assist. Insomma, un po’ pochino se andiamo a paragonare questi dati con quelli del suo potenziale concorrente, José Maria Callejón, autore in questa stagione di 11 reti e 12 assist.

Basta poco, però, a svelare l’arcano. Se tracciamo una media all’interno delle stagioni di Callejón e di Castillejo, scopriremo che:
– Callejón cerca il passaggio chiave 1.9 volte a partita, mentre Castillejo solamente 1 una volta;
– Callejón conclude verso la porta 2.3 volte a partita, mentre Castillejo solo 1.1 volte.
Questo ovviamente non spiega tutta la differenza presente tra i due, ma aiuta per grosse linee a capire il perché Castillejo abbia messo a referto così pochi gol e così poche assistenze. Dati da prendere ovviamente con le pinze, ma che rimangono comunque dati particolari se consideriamo che uno dei potenziali punti di forza dell’esterno submarino è una qualità di calcio per nulla indifferente.

La bomba che costringe il portiere al miracolo: se è fermo a 2 gol in campionato, a volte la colpa è anche dei porteros spagnoli.

Da quanto deducibile dalla prima parte, però, intuiamo che Castillejo può portare con sé qualcosa che nel gioco di Callejón non è affatto presente: il dribbling. Se andiamo a considerare il dato dei dribbling riusciti per partita, allora Castillejo stravince il confronto con Callejón: 1.2 per il primo, solamente 0.2 per il secondo. Nel Napoli, solamente Mertens e Insigne potrebbe reggere il confronto.

Inoltre, Castillejo è un giocatore capace tatticamente, soprattutto in fase difensiva. Un attributo assai prezioso se sei il potenziale vice di un’ala estremamente duttile come Callejón. L’esterno del Villareal è sempre molto attento a quello che accade nella propria metà-campo, rivelandosi dedito al sacrificio e lasciandosi sfuggire poco o nulla in fase di non-possesso.

Occhiata allo spazio dietro di sé, chiusura tempestiva e pericolo sventato: ottima lettura della situazione da parte di Castillejo.

Insomma, Samu Castillejo è un esterno giovane, di talento e di personalità. Un giocatore che sa usare sia il sinistro che il destro e che non ha paura di rischiare l’ultimo passaggio o di tentare il tiro dalla distanza. Un giocatore adatto a ricoprire entrambe le fasce e che con grande diligenza sa come svolgere i propri compiti di copertura. Soprattutto, Castillejo è un giocatore che ha le carte in regola per mettere in crisi qualunque difesa, grazie alla sua velocità, al suo dribbling e alla sua capacità di venire dentro e puntare con forza la porta.

Ricordate, allora: se quest’estate il Napoli dovesse essere a corto di idee per un vice-Callejón, noi un nome da fare l’avremmo…

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