Tra una telecronaca e l’altra di Ligue 1 su Mediaset Premium, che Beppe Incocciati, s’è accorto d’un genietto tutto dribbling da far perdere la testa. «Quando ti punta, fa male». Ecco Ounas, radiografato ripetutamente, nei dettagli tecnici e tattici da chi è nato attaccante e che dunque intuisce, mica a naso, cosa possa nascondersi in un ragazzo.
Incocciati, quante volte…?
«L’avrò visto in non meno di una decina di partite. Ed è quello che, da due anni, mi ha impressionato di più. Anche se nella stagione appena finita, ha mostrato qualche debolezza…».
Ma, lascia sospettare lei con questo silenzio…?
«Siamo in presenza di un talento pure, credetemi. Ounas ha appena venti anni, quando arrivò Hamsik a Napoli, ne aveva diciannove: pensate un po’ cosa può accadere».
Provi a immaginarlo.
«Io dico che è un giocatore vero, di grandissime prospettive, che metterà in grave difficoltà Sarri e, forse, anche Callejon, perché lui si diverte di più a destra. E non oso pensare quello che che potrà combinare con Insigne».
Impressioni: sembra un Mertens prima maniera.
«Approvo. Anche se vede meno la porta di quel Dries, che pure da esterno andava sempre in doppia cifra. Ma Ounas imparerà in fretta e il Napoli è la squadra disegnata per lui: un abito su misura, mi creda».
Qui nessuno gli trova difetti.
«Le statistiche lo inchioderebbero: pochi gol. Ma è un bambino, è nella sua fase evolutiva, verrà fuori rapidamente, quando entrerà nei meccanismi di Sarri, che esaltano giocatori di questo stampo».
Ha esaltato lei, intanto.
«Non ho difficoltà ad ammettere che mi ha incantato, perché ha movenze che ti conquistano. E’ un giocatore che nel san Paolo lascerà il segno. Posso ben dirlo io che ci ho giocato».
E potrebbe soffrirne la pressione?
«Risposta impossibile: questo lo dirà il campo. Però a me bastano le indicazioni ricevute dal Bordeaux, maglia assolutamente pesante. C’è una convinzione sbagliata, in giro: che la Ligue One sia un campionato lievemente inferiore ed invece è vero il contrario. E’ perfettamente in linea con le altre grandi Nazioni ed ha una varietà di giocatori sui quali conviene informarsi. E’ stato molto bravo il Napoli a puntare su Ounas».
Può servire un ragazzo per appagare le aspettative di un pubblico che, come sa, sono elevatissime?
«Invito alla prudenza: ripenso agli acquisti del passato, alla diffidenza intorno a certi nomi e mi pare sia accaduto persino ad Hamsik. Io, m’avessero detto in questi due anni da telecronista, segnalaci un ragazzo, avrei detto Ounas».
Lo fece con il Milan.
«Ne parlai con Gandini, che adesso è dg alla Roma. Non so se il nome del ragazzo è stato accostato al club giallorosso perché il direttore, che intanto si è trasferito a Trigoria, se ne è ricordato».
Fonte: CdS