Il punto della situazione – di R. Muni: “L’estate dei numeri uno”

Questa fase di transito da una stagione ad un’altra, di preludio a quella che inizierà ufficialmente la prossima settimana con il ritiro di Dimaro, è caratterizzata da storie ed intrecci legati alla figura del portiere. Mentre si stanno svolgendo i campionati europei delle nazionali under 21, nella Milano rossonera aspettano che venga fatta chiarezza e risolta la questione del rinnovo di Gianluigi Donnarumma ed in tale direzione sono sembrate le ultime dichiarazioni (volontà?) del giovanissimo portiere napoletano. Da partenopei facciamo il tifo per lui, ben consapevoli che il sogno di vederlo, un giorno, difendere la porta della squadra del cuore è destinato a rimanere tale. Anche in casa Napoli ci sono un po’ di questioni relative ai portieri che vanno risolte a stretto giro. Partendo dal futuro prossimo di Pepe Reina sono ancora tutti da scoprire gli scenari che ne seguiranno. La permanenza o meno a Napoli del numero uno spagnolo è una sorta di sliding door da cui si scateneranno una sequenza di effetti a catena piuttosto che un’altra. In tutta onestà, non riesco ad immaginare Reina lontano da Napoli ed il Napoli senza Reina tra i pali. L’ultima stagione in cui ciò si è verificato è stata a dir poco disastrosa. Lo stesso portiere iberico, napoletano di adozione ma più autentico di tanti nati all’ombra del Vesuvio, immagino che vorrà fare parte del gruppo che tenterà l’impresa epica. In questa ipotesi, il compito di Giuntoli sarà quello di affiancare al titolare, un numero ‘dodici’ affidabile e le scelte societarie sembrerebbero orientate verso un elemento giovane che possa crescere sotto la guida del titolare, e raccoglierne l’eredità nel medio periodo. Poiché Sepe e Rafael non sembrano offrire adeguate garanzie, la società di De Laurentiis sta guardando altrove, con il giovane Meret che ormai è diventato un vero e proprio oggetto del desiderio di casa Napoli. A mio avviso, sarebbe opportuno affiancare a Reina un portiere non più giovanissimo che accetti di buon grado il ruolo di vice e che sappia farsi trovare pronto in caso di bisogno. Chi ricorda la coppia di portieri della Roma di Liedholm? A coprire le spalle a Tancredi c’era un certo Superchi, oramai a fine carriera e, per questo, di sicuro affidamento. Mentre Sepe sta cercando una nuova destinazione ed una nuova sfida (Benevento?) Rafael sembrerebbe disposto a ricoprire il ruolo di terzo portiere, il vecchio numero ventidue. Cosa succederebbe se, malauguratamente, Pepe Reina dovesse salutarci? Di sicuro affidarsi ad un giovane talento sarebbe qualcosa in più di un azzardo e questo rischio, il Napoli non può e non deve correrlo. La storia recente ci insegna che il numero uno può portare in dote un numero di punti tale da poter fare la differenza…questione di dettagli e non solo. Ed allora, giocoforza, Giuntoli dovrebbe concentrare gli sforzi, economici e non, su un portiere che sia in grado di difendere la porta napoletana sin da subito, magari tralasciando la ricerca del giovanotto predestinato ad un futuro eccellente. Storie complicate e nodi cruciali che andranno districati uno alla volta in veloce sequenza. Al di là degli aspetti tecnici, la Napoli del pallone è in attesa di vedere la fumata bianca sul caso Reina e di riabbracciare il numero uno spagnolo nel ritiro di Dimaro. D’altronde le imprese epiche riescono solo ai gruppi determinati e guidati da leader carismatici di grande livello e se assalto allo scudetto dovrà essere, non si potrà prescindere da Reina. Maurizio Sarri lo sa bene e, non a caso, sta spingendo per la riconferma del suo numero uno. Cosa occorre per definire la questione Reina? Quali sono i veri motivi causa di tanta incertezza? A sentire le voci (decisamente troppe!) di mercato, non ci sarebbero solo motivi caratteriali ma anche economici. Ad ogni modo, non credo si tratti di questioni insanabili…basta solo la voglia di continuare a braccetto. Avanti Napoli, Avanti!!!
Riccardo Muni
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