Terminati i prestiti con Chievo e Watford Cercasi club interessati
DA PIAZZARE DE GUZMAN E ZUNIGA
Il mercato che non t’aspetti, che ricompare – un’ossessione – all’improvviso e ti toglie un po’ il sorriso e un po’ l’energia: è un lavoro «ingrato», però necessario, persino indispensabile, perché racchiude in sé rischi (in)calcolabili con i quali andarsi a confrontare. Queste sono «schegge impazzite» che sfilano via nei bilanci, che l’appesantiscono, che rappresentano un pregiudizio del quale, all’esterno, non si ha percezione: ma Zuniga e De Guzman hanno un valore, eccome se ce l’hanno, al quale un manager deve dedicare attenzione, preoccupandosene.
AI SALUTI
La stagione dei prestiti è finita e con Watford e Chievo siamo ai saluti: ventidue presenze (tutto compreso) per il colombiano, in Inghilterra, ma appena 838 minuti giocati; ventinove presenze per l’olandese, che in vetrina c’è rimasto con 1533 minuti effettivi. E l’ultima estate per entrambi (in scadenza nel 2018) e sarà un sacrificio che comunque servirà per far respirare i conti della società, per non caricarli d’ulteriori spese, per evitare di spargere ingaggi principeschi: andranno cercati amatori della prima e dell’ultima ora, (ri)costruendo intorno al fluidificante di destra (ma anche di sinistra) e del centrocampista (regista o anche intermedio o persino trequartista) un interesse ch’è andato scemando. Ma Zuniga e De Guzman, da soli, rappresentano una fortuna, come recitano i contratti da tre milioni e mezzo netti (dunque sette lordi) del sudamericano e di poco meno di due milioni (circa quattro complessivi di costo d’esercizio) per l’olandese. Soldi reali, mica virtuali.
Fonte: CdS