M. Mauro: “Maradona? Per lui l’allenamento era un optional”

Una parte dell’intervista rilasciata al CdS:

“Maradona è il calcio, la rappresentazione del calcio. Qualsiasi cosa facesse e dicesse. Grande intelligenza, ma grandi difficoltà. La qualità migliore in campo era la generosità, era sempre a disposizione nelle difficoltà. Mai parole di troppo, mai scaricare le responsabilità su un compagno. Sempre positivo con tutti. E’ sempre stato questo, poi con le difficoltà che ha avuto ha portato un sacco di problemi di complessa gestione della squadra. Diego non era libero di vivere la sua vita Pieno di fantasmi, demoni, e infatti si è avvicinato a quelle cose che mascherano i problemi. Questo lo ha danneggiato, senza avrebbe reso ancora di più.  Un episodio? Gli dicevo: ‘Diego devo andare a dormire che domani c’è allenamento’. Lui mi rispondeva: ‘Vai pure, io domani non vengo’. Al campo in due anni l’avrò visto 20 volte. Ma era Maradona, talento puro. Un altro ricordo fu il suo matrimonio a Buenos Aires, tre giorni straordinari. C’era un Jumbo da Napoli per gli amici. Diego trasformò quel giorno nella festa per gli amici: dovevano essere tutti felici. Io mi ricordo che appena arrivai in camera trovai una ragazza con due occhioni azzurri ad aspettarmi, capelli biondi che mi disse: ‘Diego mi ha detto che sono a tua disposizione, per farti girare la città e vedere le cose che ti piacciono. Mi ha detto di farti felice’. Io ho pensato che non ci fosse nulla di meglio. Questo è quanto Diego amava il prossimo”.

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