Un potenziale tesoretto per De Laurentiis, a patto però di non esagerare con la richiesta economica. Già perché, in attesa di definire la questione portiere, il budget del Napoli è di circa 20 milioni di euro e Zapata potrebbe rimpinguarlo, a patto però di una cessione da chiudere a breve. Invece, per adesso il club azzurro resta abbastanza rigido e la trattativa con il Torino non decolla. Per la precisione, il club granata si è spintoaoffrire 15 milioni più bonus, il Napoli ha replicato chiedendone qualcuno in più (sia di parte fissa che di bonus) oltre a una percentuale sulla futura rivendita del colombiano: insomma, tra i venticinque e i trenta milioni. Cifre che a oggi non collimano, però mentre De Laurentiis spera in un’asta, che potrebbe vedere protagonista anche l’Everton (il cui primo obiettivo però è Giroud), c’è il rischio che il Toro cambi strategia e viri su Simeone del Genoa.
AMBIZIONE
A quel punto, Zapata verrebbe convocato per il ritiro di Dimaro dove però si troverebbe davanti, come detto, ben tre centravanti: Mertens, Milik e Pavoletti. Una situazione particolare visto che Sarri non ritiene adatto il colombiano al sistema di gioco che pratica il Napoli, ragion per cui la presenza di Zapata in organico a fine mercato non è contemplata. Inoltre, il calciatore ha espresso ai dirigenti azzurri il desiderio di poter andare, stavolta a titolo definitivo, in un club nel quale giocare con continuità per confermare quanto di buono ha fatto vedere a Udine. Aspirazione legittima dato che Zapata era arrivato a Napoli voluto da Benitez con l’ambizione di essere un giorno l’erede di Higuain. Una prospettiva che però non si è concretizzata per tanti motivi, non ultimo il cambio alla guida tecnica della squadra.
Fonte: Gasport