Il calcio femminile italiano con i prossimi Europei in Olanda vuole scrivere una pagine importante per l’intero movimento in rosa. Un girone con compagini del calibro di Svezia e Germania è insidioso ma al tempo stesso stimolante per le azzurre di Cabrini. Ilnapolionline.com ha intervistato l’attaccante dell’Italia Valentina Giacinti sul prossimo Europeo, sul movimento femminile e sul suo futuro, senza dimenticare gli anni al Mozzanica.
Quest’anno nel Mozzanica c’è stata ottima intesa con Valeria Pirone, un duo che ha fatto grandi cose in attacco. Cosa ne pensi in merito? “Con Valeria l’intesa è stata perfetta, ci conosciamo da molto tempo e anche qui a Bergamo i risultati sono stati davvero soddisfacenti. Sapevo del valore di Pirone che è un’ottima attaccante e alla fine è stato semplice trovare una chimica in fase realizzativa anche nel Mozzanica”.
Analizzando la stagione del Mozzanica, siete soddisfatte del rendimento oppure potevate fare di più? “Sapevamo che sarebbe stata una stagione non semplice, abbiamo cambiato la rosa, con l’inserimento di elementi giovani in organico, peccato che per un punto non abbiamo conquistato il terzo posto conquistato alla fine dall’Agsm Verona. C’è la soddisfazione di aver battuto in casa la Fiorentina e in quella sfida abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo e abbiano dato tutte il 100%”.
I tanti gol realizzati nel Mozzanica hanno una dedica particolare immagino. “Vorrei dedicare le mie mercature di questa stagione al presidente Sarsilli che ci ha lasciato ad inizio stagione e che ha lasciato un vuoto incolmabile all’intero ambiente. Io ho deciso di lasciare il Mozzanica per una nuova avventura, anche se ringrazio la società per gli anni passati qui e grazie anche a loro se sono cresciuta”.
So che ci sono un paio di squadre che ti cercano, in modo particolare Brescia e Fiorentina. Quando prenderai la decisione definitiva? “C’è la possibilità che una delle due mi possa chiamare. A Luglio se ne saprà di più”.
Da domani inizierà lo stage dell’Italia di Cabrini in vista dell’Europeo in Olanda. Quali sono le aspettative della compagine azzurra? “Purtroppo siamo capitate in un girone tutt’altro che semplice, affronteremo compagini del calibro di Svezia e Germania e non avremo vita facile. Il nostro compito però sarà quello di giocare ogni sfida al massimo delle nostre possibilità e solo alla fine tireremo le somme”.
Parlando dell’Italia, vorrei chiederti anche delle altre compagini azzurre che si stanno mettendo in evidenza e con buoni risultati. Cosa pensi in merito? “Credo che ci sia una crescita davvero importante del settore giovanile azzurro, i risultati dell’Under 19, ma anche la crescita dell’Under 17 e della nuova Under 16 sono un passo importante per l’intero movimento. Sono convinta che con il tempo i risultati saranno sempre di buon livello e faccio un in bocca al lupo a tutte le squadre dell’Italia per il presente ma soprattutto per il futuro”.
Il prossimo anno in serie A ci saranno anche l’Empoli Ladies e il Sassuolo, altre due compagini che hanno creato la fusione con il maschile. Il movimento in rosa ha preso la strada giusta secondo te? “In effetti noto una crescita del movimento davvero importante. Avere squadre che hanno la collaborazione del calcio maschile è un segnale davvero confortante e sono certa che questo sia il primo passo verso la crescita dell’intero movimento anche se la strada è ancora lunga”.
Quali sono a tuo avviso i prossimi passi che dovrà fare il movimento femminile per la definitiva crescita? “Io credo innanzitutto che bisogna dare più visibilità al calcio femminile, trasmettere più gare in t.v., senza contare che anche altre squadre maschili devono seguire l’esempio di Fiorentina, Empoli e Sassuolo. Solo con questi passi si potrà dare un’impronta definitiva al calcio in rosa in maniera chiara e netta”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
RIPRODUZIONE RISERVATA ®