Il passato torna, nelle statistiche del mercato, e da Udine sono partiti «El Pampa» Sosa e Quagliarella, Inler e Allan, ma pure Zielinski (che aveva giocato ad Empoli), e c’è stato un viavai che funge da scia: tutte le strade portano a Meret. Ci sono Leno e Diego Alves, semmai Neto e poi anche Lafont del Tolosa, Vodisek dell’Olimpia Lubiana; ma Meret è da un bel po’ sul taccuino di Giuntoli, per una serie di motivi che sono facili da individuare: ha l’età giusta, persino meno dello standard abituale, finirebbe per entrare in lista come under, garantirebbe una continuità nel ruolo impressionante, arricchirebbe ulteriormente di qualità una squadra di suo già competitiva; poi, ovviamente, ci sono le controindicazioni, sulle quali è lecito soffermarsi: perché un ventenne non può essere lasciato da solo, in una stagione nella quale ci sarà da fronteggiare impegni d’ogni genere e specie, e dunque è indispensabile l’ultimo, decisivo confronto con Reina, che per un anno potrebbe dividersi la porta con questo «fenomeno» da completare.
Fonte: CdS