Josè Maria Callejon: è il Napoli dei “cannibali”

Biennio sarriano: the winner is, sul filo di lana, José Maria Callejon, uno degli intoccabili per eccellenza (gli altri sono Hamsik, Insigne e Mertens), l’uomo degli strappi, degli allunghi, delle accelerazioni, delle diagonali, del calcio interpretato in chiave moderna e per novantasei partite: ne ha saltate due, complessivamente, e dev’essere costato a Sarri rinunciarci, per assecondare il turn-over, nel quale Callejon non entrerebbe praticamente mai. Callejon s’è preso la maglia azzurra, il dominatore in assoluto dinnanzi ad Hamsik, ma nell’ultimo campionato è stato prepotente anche Insigne. Reina è fuori concorso, ovviamente, perché ai calciatori di movimento si concedono maggiori rischi: Mertens ne ha giocate quarantasei, nell’ultimo anno, e non c’è da sorprendersi se nella graduatoria rientri anche Hysaj, che ha collezionate complessivamente novanta partite, distribuendole equamente. Ricapitolando, per gli amanti della statistica: Callejon 96, Hamsik 95, Insigne 91, Hysaj 90, Mertens 87. Il resto del gruppo è staccato dai «cannibali».

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