In principio è stata la superstizione. Il resto l’ha fatto l’incredulità. Nei giorni seguiti alla meravigliosa conquista della A, la città è rimasta attonita, quasi in trance per quello che era accaduto. Risultato di tutto ciò: se non ci fosse stata l’ubriacante notte tra l’otto e il nove giugno con caroselli di auto per le strade, con l’Arco di Traiano illuminato con le luci giallorosse e la squadra sul pullman a ricevere ovazioni dai quarantamila in piazza, la città nei giorni seguenti sarebbe parsa ben poco colorata, senza un vessillo sui balconi, quasi in religioso silenzio. Ma che tutto questo fosse solo un momento di impasse per far tornare a pulsare il cuore giallorosso s’era capito, così pian piano ora la città va colorandosi senza tregua. Drappi incrociati tra un palo e l’altro della luce sul viale Principe di Napoli e sull’arteria principale del Rione Libertà, un florilegio di bandiere a via Ponticelli e nei quartieri più popolari, tra via Cocchia e Piazza San Modesto. Un gruppo di tifosi è andato persino ad apporre uno striscione sul muro del Cimitero per ricordare i tanti tifosi che non hanno potuto assistere a questa impresa. E tra un’iniziativa e l’altra ora ci si affolla davanti ai botteghini per fare la “tessera del tifoso”, documento essenziale per l’acquisto dell’abbonamento. Le file sono interminabili, per cui si attende che la richiesta per sottoscrivere gli abbonamenti sarà enorme. In una settimana la società ha ricevuto duemila richieste: se si considera che il grosso della tifoseria ha già la tessera in tasca da tempo (l’anno scorso 4.750 abbonati, tutti dotati di supporters card), si capisce come gli abbonati per il prossimo campionato saranno davvero tanti.
Fonte: CdS