ESCLUSIVA- Toni Iavarone: “In Italia c’è un solo portiere che è simile a Reina. Il vice-Callejon ce lo ha già in casa”

All'interno le parole della firma storica del giornalismo napoletano

Oggi, attraverso il proprio redattore Dario Santoro, ilnapolionline.com ha intervistato in esclusiva Toni Iavarone, firma storica del giornalismo napoletano.

A fronte della questione Reina lei come gestirebbe tale situazione e dei nomi che si fanno per il ruolo di vice-Reina qual è quello che più la convince? “Se Reina ha intenzione di proseguire serenamente, il prossimo anno sarà un vantaggio per il Napoli e per Reina stesso. Skorupski è il portiere che assomiglia di più al lui per la prestanza fisica e le qualità tecniche e potrebbe essere già un semi-titolare se Reina dovesse rispettare il suo contratto fino al prossimo anno e dovesse restare. A Reina inoltre per il futuro preparerei un contratto come responsabile in un settore tecnico soprattutto per quanto riguarda l’allenamento dei portieri ma anche l’allenamento della difesa.”

Sul ruolo di vice-Callejon e di Insigne è giusto puntare su calciatori europei oppure prendere giocatori italiani? “Innanzitutto il Napoli deve spendere e investire sul mercato, per costruire una squadra più competitiva possibile per vincere lo scudetto e ,soprattutto, ha bisogno di giocatori di esperienza e di grande caratura; ne servono almeno un paio: uno a difesa e uno a centrocampo. Giaccherini, quest’anno, non si è rivelato il sostituto adatto di Callejon; sarebbe opportuno provare un adattamento di ruolo, con Rog per il prossimo anno, in quanto sembra un giocatore che ha gamba. Di sicuro sarà difficile trovare un altro sul mercato come Callejon, quindi sarebbe meglio provare soluzioni interne come il croato.” 

Riguardo al settore giovanile in Italia cosa manca secondo lei per fare il definitivo salto di qualità? “Le società calcistiche devono iniziare a puntare su altro: sulla crescita del settore giovanile come fanno Atalanta, Empoli, Torino. Il campionato italiano oramai è poco attraente e lo dimostra la rinuncia della presentazione all’asta delle offerte dei diritti Tv. Tale situazione dovrebbe indurre le società ad investire proprio sulla crescita dei propri giovani creando infrastrutture come gli stadi. In Germania il calcio ha avuto una grande crescita dovuta proprio allo sviluppo contemporaneo di questi 2 fattori. I settori giovanili non si improvvisano: hanno bisogno di personale qualificato e una serie di investimenti forti che nel giro di pochi anni riescano a dare buoni frutti. La società del Napoli non investe in modo ragionato su quest’aspetto e purtoppo ciò può essere un handicap se un domani dovesse cercare una fonte di reddito di altro tipo. “

Insigne è pronto per diventare un vero Leader oltre che nel Napoli anche nell’Italia come gli ex Del Piero e Totti? Merita finalmente la 10 con il Napoli? “Insigne è diventato già da tempo un vero e proprio trascinatore; lo dimostra il fatto che sta conquistando sempre più spazio: è un giocatore determinato che non si tira mai indietro e che riesce a ricoprire tanti ruoli contemporanemente, ha numeri di alta qualità e attualmente non penso che ci siano altri come lui o più forti di lui in Italia. Insigne è stato sottovalutato precedentemente in quanto non vive e non gioca in un contesto dove si fa super-marketing dei propri prodotti (vedi Juve con Dybala). Insigne è nettamente superiore e lo ha dimostrato sul campo. Merita di sicuro un bel 10 in pagella quest’anno ma la maglia col 10 rappresenta il più grande giocatore che sia mai esistito finora… penso quindi che dovrà imporre il suo numero di maglia affinchè un giorno anche la sua raggiunga un valore importante!”

Intervista a cura di Dario Santoro.

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