Salernitana, Rosina cerca il riscatto con i granata

Fu il tormentone della scorsa estate a Salerno. Alla fine, dopo un lungo tira e molla col Catania, Alessandro Rosina approdò al club campano accompagnato da tantissime aspettative. Era il diciotto agosto. Per il fantasista calabrese un contratto quadriennale a cifre molto importanti. Rosina avrebbe dovuto fare la differenza, ma non è andata così. Ora il numero dieci della Salernitana rilancia, sa di poter essere decisivo in serie B e sa anche che la società e la tifoseria si attendono molto da lui. L’ingaggio è di quelli onerosi e forse in questa fase di spending review il club di Lotito e Mezzaroma vi avrebbe volentieri rinunciato, ma chissà che proprio Rosina non possa rivelarsi il miglior acquisto per la nuova Salernitana.
STAGIONE. L’ultima stagione dell’ex Toro non è stata all’altezza del suo talento. Aver saltato il ritiro precampionato può aver inciso sul rendimento iniziale, poi ci si è messo un ginocchio a complicare le cose, privando Rosina di quella brillantezza che è fondamentale per le sue giocate. In altre occasioni la collocazione tattica non lo ha certo agevolato (Sannino lo schierò addirittura da mezzala), ma nel complesso è stata una stagione al di sotto delle attese. Trentatré anni compiuti lo scorso gennaio, Alessandro Rosina è stato comunque tra i calciatori granata più utilizzati con trentotto presenze complessive ed oltre tremila minuti in campo. Sette i gol realizzati e quattro gli assist decisivi. L’ultimo in occasione del derby con l’Avellino all’Arechi, quando diede a Coda il pallone per il momentaneo 1-0.
SFIDA. Proprio dopo il derby vinto con gli irpini, Rosinaldo, come tutti lo chiamano, lanciò la sua nuova sfida: «Avrei potuto fare di più come tutti, ma analizzando il numero dei chilometri percorsi in partita ho dato sempre tanto. Da gennaio ad aprile sono stato condizionato anche da un problema al ginocchio e comunque, sebbene al cinquanta per cento, ho cercato di non fermarmi per dare una mano alla squadra. So che la gente si aspettava tanto da me, ma l’impegno non è mai mancato. Resto a Salerno con grande piacere e nella prossima stagione spero di dare il mio contributo al massimo della condizione».
MODULO. Con Bollini la Salernitana ripartirà dal 4-3-3. Rosina potrà giocare alle spalle delle due punte oppure iniziare sull’esterno e poi accentrarsi. Perché uno come lui cerca sempre di inventare qualcosa quando ha il pallone tra i piedi. È dall’età di cinque anni che ci prova. Da quando lo chiamavano il Ciollo e sul campetto di Cittadella del Capo incantava già tutti.

Corriere dello Sport

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