Il sindaco di Benevento ai microfoni della Gazzetta:
Clemente Mastella, la sua è una città di Serie A? «No, dobbiamo fare uno sforzo. Lo è la squadra, lo sono la storia e la cultura, lo sport ci deve accompagnare nella crescita economica e sociale, visti i flussi di persone che potranno scoprire la nostra cultura e i valori enogastronomici». Ci sarà il derby col Napoli, di cui lei è stato vicepresidente. Per chi tiferà? «Per ragioni istituzionali Benevento. Non c’è livore, non come tra Napoli e Avellino o tra Napoli e Salernitana. A Napoli hanno festeggiato per la A del Benevento, qui ci sono tanti tifosi del Napoli. Auspico una collaborazione: magari il Napoli può darci qualche giocatore». Cosa si aspetta dal Benevento in A? «Due anni fa per noi era la A di… alluvione. Oggi è orgoglio, rinascita. Il calcio è motivo d’identità in un mondo che disgrega. Vigorito rappresenta l’italianità in un campionato con molte proprietà straniere. Il Benevento deve guardare a Udinese e Chievo per la continuità: questa non deve essere una parentesi». I lavori allo stadio? «Servono aggiustamenti nel rispetto delle regole. Ci sarà il tutto esaurito in ogni gara, si possono fare 15mila abbonamenti senza vendere biglietti. A settembre scade la convenzione col Benevento, speriamo di rinnovarla prima. Vigorito vuole acquistare lo stadio: dipende dalla reazione della cittadinanza».
Fonte: gasport