Una squadra satellite consiste nell’acquisto di un 2° club da parte di un presidente per curare la crescita dei propri giovani o dei propri giocatori in un ambiente fidato e controllato dagli stessi proprietari.
L’Udinese ha aperto la strada, creando collaborazioni in Inghilterra e Spagna. Il Napoli vuole proseguire sul percorso tracciato dai friulani e con l’ascesa del Benevento in Serie A, il Napoli potrebbe cercare di creare la prima sua squadra satellite basata sulla collaborazione dei 2 club. (Anche se con presidenti diversi si può comunque creare questa collaborazione)
Ecco come funziona:
Napoli, società di primo livello, sceglie di mandare in prestito i suoi giovani e talenti più promettenti a un club che non ha le stesse disponibilità economiche; da quest’accordo a trarne vantaggio saranno sia i 2 club che i giocatori stessi in quanto il club principale ha la possibilità di far accrescere il valore dei propri talenti e il club che riceve tali giocatori ha la possibilità di lottare in modo più agguerrito affinché possa raggiungere obiettivi e piazzamenti stagionali migliori.
Venendo ai fatti concreti, il Benevento ha avuto quest’anno vari giocatori in prestito come ad esempio:
-#Puscas (Inter) Punta centrale
-#Falco (Bologna) Trequartista
-#Chibsah (Sassuolo) mediano
-#Venuti (Fiorentina) terzino dx
-#Gyamfi (Inter) terzino destro.
Il Napoli ricordiami che ha talenti importanti come #Dezi , R.#Insigne , #Leandrinho, Zerbin, Luperto, Bifulco e per monitorare il loro sviluppo e la loro crescita graduale potrebbe mandarli in prestito a una squadra che gioca la stessa categoria ma si trova nella stessa regione e quindi lo spostamento dello staff composto da scouting e osservatori potrebbe essere innanzitutto più semplice ma soprattutto costante non dovendo allontanarsi più di tanto.
Il Tweet del presidente del Benevento di ieri dice infatti: “Pronti a una nuova simbiosi con il Napoli”.
Ecco che a trarne vantaggio se questa simbiosi dovesse realizzarsi sarrebbero entrambe le squadre
-A cura di Dario Santoro