Benevento, il club deve fare i conti con i calciatori presi in prestito

L’esercito dei prestiti potrebbe dimezzare l’organico del Benevento in vista della serie A. Sono infatti ben dieci i giocatori tesserati temporaneamente dalla società giallorossa. Qualcuno è già in cammino verso la “casa madre”, come Cragno, su cui il Cagliari punta senza remore. Qualche altro potrebbe avere invece voglia di rimanere, magari inducendo la società a esercitare l’eventuale diritto di riscatto. Ma c’è anche chi dovrebbe avere il futuro assicurato ancora in giallorosso, come Raman Chibsah che, sia pure in prestito dal Sassuolo, gode di un diritto di riscatto obbligatorio in caso di promozione… Un affare che si finisce per fare in due: il giocatore è reduce da una grande stagione e il Benevento non ha alcuna intenzione di farne a meno.
scelte. Per gli altri prestiti molto dipenderà anche dalla permanenza di Marco Baroni. Il diritto di riscatto (e contro riscatto) di Venuti per esempio potrebbe indurre il Benevento a provare a tenersi il terzino della Fiorentina, che essendo del ’95 non è più Under ed è meno appetibile in B. Diritto di riscatto (ma c’è anche il controriscatto) che il Benevento ha nei confronti dell’Inter riguardo a Puscas, l’eroe di questi play off . Un’operazione non semplice, evidentemente, visto il valore del gocatore. Ritorni scontati quelli di Bagadur alla Fiorentina e di Pajac al Cagliari: per il primo, che ha giocato spiccioli di minuti alla prima giornata, il Benevento non eserciterà il diritto di riscatto, il secondo è in prestito secco. Stessa situazione per Filippo Falco, che è di proprietà del Bologna: il trequartista di Pulsano ha fatto subito sapere che rimarrebbe volentieri in giallorosso, ma è davvero prematuro prevedere quello che potrà accadere. Diritto di riscatto del Benevento anche per Gyamfi, giovane terzino di proprietà dell’Inter, e per Matera, arrivato in prestito dall’Andria.

Corriere dello Sport

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