Un indizio familiare porta all’addio di Reina. Maxi richiesta dell’agente di Pepe

Figli non iscritti a scuola

Le facce e le espressioni dei bambini sono in assoluto quelle che raccontano la verità meglio di ogni altra circostanza. La tristezza dei rampolli Reina pare anticipare la fine del soggiorno napoletano: sono cinque i figli del portiere azzurro, tutti iscritti in una scuola del Vomero dove quasi ogni mattina, puntuale per l’inizio delle lezioni, fa capolino il numero uno. Per nessuno dei cinque bambini è partita la richiesta di iscrizione al prossimo anno scolastico, nonostante i termini della domanda siano scaduti da oltre due mesi. Le gemelline più grandi frequentano la quarta elementare, il maschietto la seconda e anche la scuola calcio che fa capo all’istituto. Nessuna prenotazione è stata sottoscritta da papà Pepe e mamma Yolanda, insegnanti e compagni di classe si palleggiano il segreto di Pulcinella: ci sono buone possibilità di non rivedersi in aula tra qualche mese. Dal cortile della scuola filtra qualche indiscrezione sul futuro del calciatore: l’addio con Napoli si consumerà soltanto in caso di chiamata dalla Premier League.
Un altro tassello che va a comporre il difficile mosaico dei rapporti tra Reina e la società partenopea: prima cordiali, oggi nettamente distanti. Tanto che papà Miguel ha tuonato dalla Spagna in un’intervista a Radio Crc, tirando le orecchie sia al figlio che al presidente De Laurentiis: «Smettetela di fare i bambini, sedetevi intorno a un tavolo e parlatevi in faccia». Già, confrontarsi e chiarirsi. Perché la storia ha inizio lo scorso febbraio negli spogliatoi del Bernabeu al termine di Real Madrid-Napoli: lo spogliatoio non ha mai digerito le osservazioni polemiche del patron dopo la sconfitta. Tanto meno lui, il capo carismatico del gruppo, il leader della squadra in campo e fuori. Si sono beccati a distanza, twitti tu che twitto io, fino alla resa dei conti coincisa con la fine del campionato.
Si sapeva che prima o poi sul tavolo del ds Giuntoli si sarebbe presentato l’incartamento del portiere, il cui contratto scade tra un anno: quando s’è iniziato a parlare di rinnovo ecco un altro patatrac. La cena di fine stagione, con le insinuazioni del presidente e la risposte velenose di Pepe e consorte, hanno nuovamente raffreddato i rapporti. Fosse stato per De Laurentiis, non avrebbe fatto alcuna proposta: è stato lo spogliatoio, con Sarri e Insigne in testa, a premere per la riconferma.
Il grande problema è sorto quando Giuntoli si è trovato finalmente faccia a faccia con Quilon, il procuratore del portiere, che ha sparato una richiesta un po’ fuori mercato per l’età e per le recenti prestazioni di Pepe. Contratto per altri due anni con ingaggio di 3,5 milioni rispetto ai due attuali: quasi il doppio e la risposta del club non poteva essere che negativa.
«So che qualcosa va storto tra mio figlio e il presidente ha aggiunto papà Reina però è arrivato il momento di risolvere la questione. Io non so se abbia ricevuto altre offerte, l’unica cosa sulla quale mi sento di giurare è che loro a Napoli vivono benissimo e non hanno alcuna intenzione di andar via. C’è stato un momento di frizione con De Laurentiis ma prima si chiariscono e prima la faccenda si risolverà».
Intanto mercoledì non è che Reina abbia trascorso una serata tranquilla. Promosso titolare contro la Colombia, ha difeso la porta della Spagna in maniera balbettante: un po’ fuori posizione in occasione del primo gol sudamericano, clamorosamente a vuoto nell’azione del raddoppio. Ieri, a tarda sera, dunque ventiquattr’ore dopo l’errore, Pepe ha scritto questo tweet: «La felicità non è la mia destinazione, ma è qualcosa con cui viaggio per tutta la vita». Messaggio criptico del portiere.
Il Napoli intanto va avanti per la propria strada. Che è quella di ingaggiare un altro numero uno, a prescindere o meno dalla permanenza di Reina. La tentazione è Meret, troppo giovane però e con nessuna esperienza di serie A. Il profilo ideale resta quello di Szczesny: resta da capire se il polacco accetterà o meno di fare la riserva di Buffon. Il suo eventuale sbarco a Torino libererà Neto, non proprio un nome che fa impazzire, comunque gradito all’allenatore. Il budget da investire per Leno del Bayer Leverkusen è considerato eccessivo. Il Napoli ha preso informazioni su Berisha della Lazio e non smette di monitorare Diego Alves, ormai prossimo a liberarsi dal Valencia.

Fonte: Il Mattino

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