Napoli che resta incollata all’anima. «Ho fatto una promessa a me stesso ed alla mia famiglia, il giorno in cui andai via: in Italia tornerei, e magari tornerò, soltanto per giocare qua.Ogni volta che torno qua, e sto per atterrare a Capodichino, provo le stesse sensazioni del mio triennio. Ogni volta che atterro, avverto i profumi d’una terra fantastica e la speranza di questa gente che vive di calcio, che respira calcio e a cui, spero, il Napoli di Sarri possa regalare quel che tutti sognano. L’ho detto di recente e lo ripeto oggi: mi piacerebbe chiudere qua la mia carriera, ma non quando non avrò più niente da dare. Semmai dovesse succedere, dovrò essere ancora in forma. Parto subito, perché abbiamo la partita con l’Italia – alla quale non ci sarò – ma non è la rivincita del Mondiale, è una partita che può servire a entrambi. Poi avremo il derby del Rio della Plata e mi piacerebbe segnare all’Argentina, al Centenario. Una tripletta? Magari…Come quella volta con la Juventus…»
Fonte: CdS