Carpi-Benevento 0-0, tutto si deciderà tra le mura amiche del Vigorito

CARPI 0
BENEVENTO 0
CARPI 4-4-2): Belec 7; Sabbione 6.5 Romagnoli 6.5 Poli 6.5 Letizia 6.5; Concas 6 (23’st Pasciuti sv) Bianco 6.5 Mbaye 6 Di Gaudio 6.5 (36’ st Fedato sv); Mbakogu 6.5 Lasagna 6 (43’st Beretta sv). A disp.: Colombi, Seck, Carletti, Lollo, Lasicki, Jelenic. All.: Bortolas 6.5 (Castori squl.)
Falli commessi: 14
Fuorigioco fatti: 1
BENEVENTO (4-2-3-1): Cragno 6.5; Venuti 6.5 Camporese 6.5 Lucioni 8 Lopez 7; N. Viola 7.5 Chibsah 7; Melara 6 (19’st Matera 6) Falco 7 Eramo 7; Cissé 7 (42’st Ceravolo sv). A disp.: Gori, Pezzi, Del Pinto, Padella, Gyamfi, De Falco, Buzzegoli. All.: Baroni 6
Falli commessi: 16
Fuorigioco fatti: 0
ARBITRO: Manganiello di Pinerolo 6.5
Guardalinee: Zappatore Prenna
Quarto uomo: Bottegoni
Arbitri d’area: Di Paolo e Aureliano
AMMONITI: 15’pt Viola (B) gioco falloso, 41’pt Concas (C) gf, 16’st Melara (B) gf, 25’st Matera (B) gf, 42’st Falco (B) gf.
NOTE: Serata estiva, spettatori 6 mila circa, un migliaio tifosi sanniti. Paganti 5.510 per un incasso di 68.743,20 €. In tribuna il dg della Lega B Paolo Bedin. Al 1’st un guasto all’illuminazione e gara sospesa per 2’. Angoli: 2-4. Rec.: pt 1’; st 4’.

Baroni non si batte e a Castori adesso serve un’altra impresa per negare al Benevento una storica promozione in A, da ieri sera un po’ più vicina, ma tutt’altro che scontata. Le due squadre hanno provato a sovraffarsi senza mai perdere l’equilibrio, dimostrando di essere giunte sin qui meritatamente e ancora con energie da spendere. Certo le assenze sul bilancio dei sanniti rischiano di lasciare il segno, anche perché per strada il tecnico fiorentino ne perde altri due, diffidati e ammoniti: Melara e Falco. Ma la possibilità concreta di avere dall’inizio Ceravolo bilancerà tutto, anche se Cissè s’è battuto come un leone. Comunque, indenne al Cabassi, la matricola campana consolida le possibilità di tagliare un traguardo inimmaginabile solo pochi mesi fa. Per la gioia dei mille sostenitori sanniti che non hanno mai smesso di incoraggiare Lucioni, esemplare e leder maximo della Strega. Costretto in tribuna dalla squalifica rimediata a Frosinone, Castori ha diretto dall’alto l’orchestra, prima con prudenza, poi spingendo con caparbietà e forza. Ma anche con tanta imprecisione negli undici metri (vedi Lasagna e Mbakogu). Senza trovare quel gol che avrebbe capovolto lo scenario. Tutto da rifare, la lotta per la A durerà sino all’ultimo istante di un’annata comunque indimenticabile. Il Benevento ha aziona entrambe le catene esterne per provare a servire Cissé terminale offensivo che spazia su tutto il fronte: la bordata è di Nicolas Viola su una corta respinta della difesa biancorssa, ma il tracciante dai 35 metri obbliga al volo plastico Belec per togliere con le unghie la palla dall’angolino basso alla sua sinistra. Il Carpi è micidiale sulle ripartenze: un’incursione di Letizia attiva Lasagna in profondità con i sanniti troppo sbilanciati. Ma il cecchino carpigiano ha la mira sbagliata e l’occasione sfuma. Il Carpi prova a colpire, il Benevento non si distrare e riparte subito con Falco abile ad accendere Cissé (tracciante sulla traversa, 3’st) prima di provarci su una punizione guadagnata da Venuti a cui Belc dice no. La battaglia prosegue in ogni zona del campo, ma il Benevento rischia poco o niente e il Carpi non trova quella concretezza che potrebbe ribaltare il match e cambiare il copione.

Corriere dello Sport

Carpi-Benevento 0-0LasagnaViola
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