Ricorderà con estremo piacere questa prima stagione azzurra l’amico e compagno di nazionale Zielinski, l’altro talento che il Napoli ha gelosamente “custodito” impedendogli di volare in Polonia per gli Europei Under 21. La sua prima stagione in una big s’è conclusa con all’attivo 6 reti in 47 partite e un minutaggio complessivo (2453’) da co-titolare al pari di Allan. La conoscenza del gioco di Sarri e l’infinita tecnica abbinata alla sua eleganza lo hanno reso piacevole scoperta sin da subito, decisivo fin dalle prime partite (indimenticabile il suo “strappo” col Milan che valse il gol di Callejon), continuo e brillante prima di un leggero calo coinciso con la sfida del Bernabeu (dove non brillò pagando l’inesperienza a certi palcoscenici) e confermato dallo stesso Sarri che vorrebbe da lui ancor più di quello che ha già offerto. È questione di stima, la certezza di (ri)avere tra le mani un gioiello che andrà valorizzato col tempo, già dalla prossima stagione, preservando pregi e limando i difetti, rendendolo universale nella concezione di calcio come poesia. Ha piedi per farlo, Zielinski, ed un futuro come alleato. Fonte: Il Roma