La parola d’ordine sarà una sola: energia. Ne servirà tanta per affrontare questa doppia finale dei play off che vale tutto, anzì di più per opposte ragioni. Energia, tanta, e non solo fisica. Anzi, le prime vere risorse arriveranno dalla mente dopo un torneo interminabile e semifinali dispendiose costate care a Perugia e Frosinone contro Benevento e Carpi, peraltro impegnati anche nel preliminare e non a caso arrivate sin qui.
Abbiamo chiesto ai tecnici protagonisti degli ultimi tornei cosa conterà di più in questa battaglia per la A senza esclusioni di colpi. ODDO PUNTA SUL GIOCO. «Non ci saranno favoriti – sottolinea Massimo Oddo, l’ultimo ad aver vinto la lotteria degli spareggi la scorsa stagione, contro il Trapani di Serse Cosmi dopo aver superato il Novara di Baroni – L’unico favore per il Benevento potrebbe essere il miglior piazzamento in regular season, ma chi avrà conservato più risorse mentali potrà spuntarla. Prevedo una gara molto equilibrata». Già, le risorse. Ma è giusto assegnare la A dopo 42 partite e altre 5 tra preliminari, semifinali e finali? «E’ lo spettacolo, ragazzi. I soldi delle tv dettano i ritmi. Certo, sarebbe più giusto che chi arriva 3º potesse essere promosso subito. Ma le regole sono queste. Il Pescara meritava la A anche col Bologna. Castori o Baroni? Il primo non molla mai e ha saputo vincere in 9 a Frosinone. Il secondo può battere chiunque».
SEMPRE DELIO. Delio Rossi, che con il Bologna conquistò la A partendo dal 4º posto, vede appena favorito il Benevento e argomenta così il suo pronostico. «Il punto cruciale, al di là della classifica comunque importante, riguarda la condizione psico-fisica e l’entusiasmo. Chi vede i play off come un ripiego rischia di fare la fine del Frosinone, mentre chi arriva di slancio inquadra gli spareggi in un’altra prospettiva. Benevento e Carpi, in verità, sono entrambe in questa situazione, ma Castori all’andata avrà assenze pesanti, senza contare che il ritorno si disputerà nel Sannio e il pubblico potrà dare una spinta decisiva. Durante la stagione regolare la compagine di Baroni ha rappresentato una novità, tra l’altro era una neopromossa quindi si può immaginare quanto entusiasmo la sorregga. Ma il Carpi non si può sottovalutare. Sarà una finale bellissima».
IACHINI E NICOLA. Beppe Iachini ha vinto 4 volte la B: due subito con Palermo e Chievo, due ai play off con Brescia e Samp. Ce ne sarebbe un altro di torneo da sottolineare, quello finito alle spalle di Juve, Napoli e Genoa, quando si piazzò 4º con il suo baby Piacenza. Ma gli spareggi non si disputarono per il distacco con la 3ª. Amen. Come si vince, Iachini però lo sa. «Bisogna puntare al risultato pieno, niente scorciatoie. Il vantaggio in classifica? Illusorio. Castori ha vinto la B due anni fa, ma Baroni ha l’entusiasmo dalla sua. Il Carpi ti può sorprendere in caparbietà. Il Benevento colpire con i suoi giocolieri. Attenti agli episodi. Saranno gare equilibrate. Con Ciciretti e Ceravolo Strega pericolosa, ma Mbakogu e Lasagna possono essere micidiali». «Gara equilibratissima. Chi ha più fame può farla sua», aggiunge Davide Nicola reduce dall’impresa con il Crotone e vittorioso in B col Livorno.
IL BIS DI BISOLI. Due volte in A con il Cesena, una ai play off. Anche Bisoli la B l’ha padroneggiata. «Due filosofie diverse di gioco contro – sottolinea – ampiezza contro profondità. Difficile capire cosa prevarrrà. Piccolo vantaggio per Baroni per la migliore classifica. Ma siamo 51 contro 49 %. Chi ha testa sgombra e condizione avrà la meglio. Il Carpi ha più esperienza e forse più tranquillità. Ma il Benevento scrivere la storia».Corriere dello Sport