«Reina? È stato fondamentale il Napoli. Spero che si risolva tutto e che rimanga con noi perché è un grande portiere».
Lorenzo Insigne prova a tirare la volata per lo spagnolo il cui futuro in azzurro sembra in bilico. Lui, il ragazzo di Frattamaggiore che ha da poco rinnovato legandosi al Napoli fino al 2022, non ha dubbi e vota per la riconferma dello spagnolo in vista della prossima stagione. Sa bene, però, che la situazione è molto particolare: Pepe Reina vorrebbe un prolungamento del contratto che De Laurentiis non intende concedergli. Come ha ribadito giovedì nel corso del vertice con il suo agente Quilon. A queste condizioni, ovvero restare con il contratto in scadenza, Reina sembra intenzionato a non voler rimanere. C’è il Newcastle di Benitez alla porta: De Laurentiis è stato chiaro, non cede Reina senza indennizzo (la richiesta è di 5 milioni).
Insigne è molto legato a Reina, come tutti nel Napoli, d’altronde. Ma il club guarda oltre: Szczesny è quello che pare più vicino, ma attenzione alle quotazioni di Neto, soprattutto se la Juve decidesse di far cambiare aria al brasiliano. Da qui non si sfugge: entrambi hanno dei dubbi legati alla permanenza di Reina perché se dicono di sì è per un posto da titolare. In seconda fila, nella griglia per il portiere, Cragno e Skorupski. Occhio a Perin anche se i due crociati rotti non depongono a suo favore.
Come è noto, Sarri vota per la permanenza di Reina ma Szczesny è un nome assai gradito (anche perché il polacco è molto bravo con i piedi). Berenguer è nel mirino di De Laurentiis ma da Osasuna puntano i piedi: «Abbiamo già avuto contatti con il club, aspettiamo il pagamento dei 9 milioni di euro. Sul giocatore c’è anche l’Athletic Bilbao», spiega il presidente Luis Sabalza.
Insigne spiega ancora: «Peccato solo per il secondo posto. Non siamo riusciti a conquistarlo. Per il resto siamo stati protagonisti di un campionato fantastico. Il nostro gioco ci porterà lontano. Cercheremo di continuare su questa strada perché seguendo Sarri faremo grandi cose. Lo scudetto? È presto per parlarne, ma partiremo con la consapevolezza di essere forti. Saremo protagonisti».
Fonte: Il Mattino