Mertens rivela. «Mi volevano Barcellona e Chelsea. Ma io ho scelto di restare a Napoli: qui gioco e credo di essere ancora bravo». Dries dieci giorni dopo il rinnovo con il Napoli fino al 2020 confessa che il suo desiderio è stato sempre quello di continuare in maglia azzurra, una maglia che per lui vale di più di quella di Barcellona e Chelsea e dei top club europei. «Mi voleva il Chelsea ha detto a HLN.be ma Conte non mi ha chiamato. A Stamford Bridge, probabilmente, avrei trovato spazio ma il Napoli non è inferiore. Il Barcellona? C’era l’interesse, ma che senso ha fare panchina a Messi, Suarez e Neymar? Io voglio giocare e a Napoli sto bene»
Chiarissimo il pensiero espresso da Mertens in ritiro con la nazionale belga in vista del match di qualificazioni mondiali di venerdì prossimo a Tallin contro l’Estonia. «Rinnovo? Ci siamo fatti un bel regalo. C’è stato un grande interesse per me, questo è normale per un giocatore che ha il contratto in scadenza. Ci sono state molte buone proposte, ma io volevo restare a Napoli. La serie A mi piace ma io non avrei giocato mai in un’altra squadra italiana».
Una stagione lunghissima che avrà una coda ulteriore, un’altra settimana prima di staccare per un mese e ripartire in ritiro a Dimaro qualche giorno più tardi (come gli altri nazionali) rispetto agli altri azzurri che cominceranno il 5 luglio la preparazione precampionato. Un’annata di quelle da ricordare, la svolta a trent’anni: da esterno sinistro d’attacco Sarri lo ha trasformato in centravanti ed è letteralmente esploso. Ventotto gol, si è fermato solo a un passo da Dzeko che con 29 reti ha vinto il titolo di capocannoniere: il belga è riuscito rapidamente ad assimilare movimenti e situazioni tattiche da prima punta segnando più di Icardi, Higuain, Belotti, cioè i numeri nove veri, quelli d’area di rigore. «Non ho vinto il titolo dei bomber e questo un po’ mi dispiace. Abbiamo disputato una grande stagione, peccato aver finito in terza posizione».
Tanti buoni motivi per ripartire ancora più carico. Mertens pensa già all’anno che verrà: è rimasto per segnare ancora tanto e soprattutto per vincere qualcosa con il Napoli. «Questa è la strada giusta per la prossima stagione». Legatissimo a Sarri e ai compagni, inserito al meglio nel gruppo Napoli, uno dei più amati dai tifosi: serpentine, finte e gol, il tipo di giocatore che piace al pubblico napoletano. Mai aveva segnato tanto in carriera, 34 reti comprese le coppe (5 in Champions League e una in coppa Italia), stracciato il record precedente di 27 gol firmato con il Psv nel 2011-2012. La stagione della conferma è sempre la più complicata, ecco perché ripetersi non sarà facile su questi straordinari livelli: Mertens oltre a segnare tantissimo ha anche firmato 15 assist decisivi. Intesa perfetta con Callejon e Insigne, i due compagni di attacco del tridente, capacità di capirsi ad occhi chiusi con Jorginho e Hamsik, i due centrocampisti che più di tutti quanti gli altri lo mandano in porta palla a terra. Ecco perché per lui il Napoli è meglio di Barcellona e Chelsea.
La Redazione