sensazione di essere nel posto giusto al momento giusto, nuova sagoma da apporre all’argentino, erede naturale con un gran sorriso e tanta umiltà. Il recupero è stato lento ma nei parametri, nessuno ha forzato la mano e ad un certo punto non ce n’è stato neppure bisogno perché Mertens, dopo un periodo di lecita difficoltà, ha iniziato a carburare ed è diventato inarrestabile, bomber tascabile con la porta nel mirino e a tutto campo, generoso ed intuitivo, cinico e mai sazio di reti, proprio come i centravanti d’un tempo. Il gol al Sassuolo è stata l’unica vera gioia per Milik, l’istante da ricordare e magari quello dal quale ripartire. Ma il prossimo anno dovrà sgomitare per tornare ad essere titolare e forse non si sentirà mai del tutto tale: il Napoli che vuole crescere proverà a ritenere tutti utili e nessuno indispensabile affinché possa essere il collettivo, e mai il singolo, a fare la differenza.
Fonte: Il Roma