E’ tornato. C’è anche Mazzarri sul mercato, eccome se c’è. E’ fresco di rientro dalla Premier che parla italiano. I fatti. Mazzarri è tornato sul mercato. Il Watford, al secondo anno di Premier, era partito con l’obiettivo (dichiarato dalla società) di raggiungere la salvezza ed è stata raggiunta nel migliore dei modi della peggior situazione possibile: in anticipo, nonostante un’emergenza infortuni continua che ha spolpato l’organico. Il Watford s’è diviso per gran parte della stagione tra il 7º e il 10º posto, è stato davanti a club più ricchi e quotati (ad esempio l’Everton, arrivato poi 7º). Nel finale, a salvezza annunciata, la squadra s’è rilassata, è stata stravolta dalle assenze, ha perso 6 partite di fila e ha chiuso 17ª. Da Napoli in poi, Watford a parte, ha sempre lottato per il vertice. A lui non piace solo partecipare e non prenderà più in considerazione squadre di medio-bassa classifica. Valuterà le proposte, non è detto che ne accetti una: può aspettare l’occasione giusta. Mazzarri è un allenatore progressista per i club, ha garantito risultati (tecnici ed economici) anche in corsa. Le credenziali si conoscono e Napoli è l’esempio lampante. Prese gli azzurri al sestultimo posto, li portò in Europa, centrò 16 risultati di fila, eguagliò il record firmato da Albertino Bigon e guardò tanti dall’alto. Mazzarri, a Napoli, ha centrato anche due qualificazioni dirette in Champions con un gruppo di esordienti nella grande Europa, nessuno ci è più riuscito. E’ un allenatore che cerca sensazioni forti, che trasforma le battaglie in emozioni, spesso è andato oltre le migliori aspettative. Mazzarri, ovunque vada, porta i pronostici dalla sua. In carriera sono più i “gol” fatti, gli obiettivi centrati, delle grazie ricevute. Fonte: CdS