La quiete prima della tempesta. Il clima è estivo, la stagione sportivamente parlando si è conclusa con la qualificazione aritmetica ai preliminari di Europa League già raggiunta la scorsa domenica con il Bologna, le grandi manovre per il prossimo anno sono iniziate con l’innesto di Musacchio, gli arrivi imminenti di Kessie e Ricardo Rodriguez e la trattativa per Morata che decollerà nei giorni di Cardiff. La serenità è apparente dal momento che dietro il cartello «chiuso per ferie» pronto a essere affisso davanti a Milanello sta per andare in scena l’ultima puntata del kolossal «Raiola contro tutti». Dopo il monito partito da Casa Milan a Donnarumma e al suo agente (se il rinnovo non arriverà entro il 30 giugno, Gigio si dovrà preparare a un anno di tribuna e il club sarà costretto a cautelarsi con l’acquisto di un nuovo portiere), ieri l’agente fra Radio Deejay e Sky ha replicato con tono garbato ma fermo lanciando stilettate ai dirigenti, a Montella e all’opinione pubblica, compatta nel reclamare la permanenza di Gigio a Milano. «Non credo che i dirigenti abbiano detto qualcosa del genere, penso siano stati male interpretati. Forse c’è chi vuol farci fare la guerra con il Milan. Ho sempre detto che meno si parla di Donnarumma meglio è per il ragazzo. Eravamo d’accordo di non discuterne pubblicamente, mi pare stia avvenendo il contrario». Raiola è seccato perché il pianeta rossonero gli mette pressione per accelerare una firma sulla quale intende spendere altre settimane di riflessione. «È una situazione difficile, ma il mio lavoro è trovare la miglior soluzione per Gigio, senza farmi influenzare dai tifosi. È ancora presto per decidere il suo futuro, ha ancora un anno e mezzo di contratto e stiamo effettuando delle valutazioni. Ho una grande responsabilità verso i miei giocatori: devo fare il loro interesse, che a volte coincide con quello delle società e a volte no. Ma le responsabilità me le prendo io. E comunque non ho mai portato via nessun giocatore a parametro zero» sottolinea Raiola che non ha ancora fissato appuntamenti con la dirigenza rossonera. Il giudizio sulla proprietà resta sospeso: «Non conosco il presidente e il piano economico, mi astengo da qualsiasi giudizio. Ora Gigio va in Nazionale, poi in vacanza». Montella (che a Cagliari manderà in campo Gigio) da Milanello replica: «Vorrei che andasse in ferie sereno senza il peso mentale del contratto. Deve decidere il ragazzo quali indicazioni dare a chi lo assiste e lo consiglia. E per quel che concerne la mia posizione anch’io parto fra una settimana e mi auguro che pure la mia situazione contrattuale si risolva entro quella data. Firma entro il 30 giugno? Posso farlo anche dopo Donnarumma, sarei disposto ad aspettare, sempre che lo faccia». Raiola controbatte a muso duro: «Montella non fa il procuratore, può andare in vacanza. Si eccita, sta diventando un manager all’inglese, anche per questo non ho bisogno di parlare con lui. Se devo discutere con qualcuno del Milan chiamo Mirabelli». Alla corsa a Donnarumma intanto si iscrive anche il Napoli che dopo la grana Reina sta cercando un portiere: all’entourage di Gigio ha chiesto di essere costantemente informato. A Raiola e a questo Milan, George Lucas e Star Wars fanno un baffo. Moni