CdS – Da Perin a Cragno: viaggio nel mondo dei portieri per il dopo-Reina

Ma, come sempre, sarà l’ultimo a chiudere la porta, per evitare che ci siano spifferi: accadrà, un bel giorno dovrà per forza capitare, perché giugno 2018 dista appena dodici mesi o poco più e quindi, quando il contratto di Pepe Reina approderà alla sua naturale scadenza, bisognerà consegnare le chiavi di casa ad un erede che abbia il talento ma anche la personalità. E’ una ricerca mirata, inevitabile e persino scontata, e ci sono due linee rette, parallele, quindi inavvicinabili: inseguire la certezza dell’esperienza e della maturità (un ventisettenne o su di lì), però senza trascurare la freschezza e le prospettive (d’un ventenne). C’è stato un momento in cui Szczesny (27) ha avuto un ruolo – e magari ancora ce l’ha – nei pensieri di Giuntoli: ma non è semplice accomodarsi con l’Arsenal, né capire sino a che punto la Premier rappresenti un desiderio forte per il polacco, che qui troverebbe l’ambiente spianato dalla presenza di Milik e Zielinski. E’ stato seguito anche Skorupski (26), che sta ad Empoli ma va negoziato con la Roma: resta sul taccuino di Giuntoli, nel quale ci sono mote pagine. Una è di Alessio Cragno (23 anni a giugno), che il Cagliari ha lasciato crescere a Benevento; un’altra appartiene ad Alex Meret (20), che l’Udinese ha fatto esplodere con la Spal: i rapporti, e i precedenti affari De Laurentiis-Pozzo, inducono a far ragionamenti e a pensare che sia possibile, considerati i prodigi del giovanotto. Altrimenti, ma sarà necessario aspettarne il recupero, non è mai dispiaciuto Mattia Perin (25 a novembre) del Genoa, a lungo rientrato tra gli osservati speciali. C’è una porta da socchiudere, insomma.

Fonte: CdS

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