Le parole di Raffaele Auriemma sul Corriere dello Sport
“Quanta euforia, per molti ingiustificata. Nell’immaginario collettivo suona un po’ strano salutare il terzo posto (almeno per il momento) in campionato ed accoglierlo al pari di uno scudetto appiccicato allegramente sulla maglia. Eppure a Napoli è successo, ci si è esaltati, provocando la sottile ironia di chi il tricolore lo ha conquistato e di quelli che avrebbero voluto ricevere gli stessi applausi della squadra di Sarri. E’ successo che tutti i calciatori azzurri abbiano riassunto il concetto di questo campionato come un qualcosa che non può finire così, con un terzo posto (al momento) troppo banale per essere accettato di buon grado. E chi, come Hamsik, vorrebbe pure saltare le vacanze per ricominciare immediatamente a lavorare in vista della prossima annata. Come mai tutto coinvolgente convincimento? Perché un popolo così esigente come quello partenopeo, ha congedato la squadra al San Paolo con l’applauso di chi apparentemente si è accontentato così? Semplicemente perché non si è accontentato. E’ rimasto soddisfatto per ciò che ha visto e ha messo il muso oltre il 28 maggio prossimo, con la pazienza di chi si immagina lo stesso rendimento dell’ultimo Napoli, anche nell’avvio del prossimo campionato. Quello non da vincere a tutti i costi, ma nel quale dare filo da torcere a chi lo ha vinto per sei volte di fila ed a tutte quelle che avranno l’ambizione di prendere l’eredità della Juventus. La forza del prossimo Napoli arriva direttamente dal cammino fatto dalla squadra di don Maurizio nel girone di ritorno di questo campionato ormai giunto al termine. Sono 18 le partite giocate nella seconda parte del torneo, con 14 vittorie, 3 pareggi ed una sola sconfitta, quella patita al San Paolo contro l’Atalanta. I gol fatti dal Napoli sono stati 48 e 15 quelli subiti (differenza di +33), i punti complessivi in graduatoria sono 45. Un trionfo, il meglio che c’è, anche più della Juventus e della Roma che precedono il Napoli nella classifica generale, perché nel girone d’andata hanno commesso meno errori dei partenopei. Madame nella seconda parte del campionato ha rallentato (40 punti conquistati) anche più della Roma (43 punti) ed entrambe inseguono il Napoli che, quasi quasi, maledice questa fine del campionato. Ci fossero state altre tre, quattro gare, chissà come poteva finire. E chi lo sa come comincerà il prossimo torneo di serie A, con quella che sembrerebbe essere l’unica certezza condivisa dal mondo del pallone: il Napoli. Il senso del sentirsi soddisfatti di oggi in riva al golfo non equivale ad accontentarsi del terzo posto, ma dell’essere certi che questo Napoli potrà ricominciare così come sta finendo. Anzi, meglio.”
Tratto dal CdS