NAPOLI-JUVENTUS 1-3
NAPOLI – Mancino V.; Somma, Musella, Costanzo, D’Onofrio, Russo (70’ Autero), Padolino (48’ D’Agostino), Carbone (64’ Baruffo), Mancino A. (64’ Montaperto), Ceparano, Cioffi (64’ D’Antonio) A disp. Daniele, Autiero, Tello, Cretella, De Martino, Baruffo, D’Antonio, D’Agostino, Montaperto All. Chiaiese
JUVENTUS – Girelli; Brentan, Mosagna, Zanchetta (59’ Spitale) , Spina, De Marzo, Verduci, Cavallo (42’ Sekulov), Strerrantino, Tongya, La Manna A disp. Raina, Pittavino, Spitale, Dacosta, Boffano, Poppa, Sekulov, Diop All. Bovo
Arbitro: Iacovacci di Latina, Ass1: Cipolletta di Avellino, Ass2: Portella di Frattammaggiore
Marcatori: 2’ Tongya (J); 4’ Russo (N); 24’ Tongya (J); 61’ Strettantino (J)
Note: Ammonito: Brentan (J), Sekulov (J); Espulso: Musella (N); Recupero: 1’ p.t.; 3’ s.t.
SANT’ANTIMO – Questo pomeriggio al “Centro Sportivo Cesaro” di Sant’Antimo in una bella cornice di pubblico, circa 500 spettatori ma con la pioggia che cade copiosa si gioca Napoli-Juventus. Neanche il tempo di mettere la palla al centro che i bianconeri passano in vantaggio, errore di D’Onofrio nel retropassaggio e il numero 10 Tongya è lesto nel mettere la palla in rete. Gli azzurrini però reagiscono subito pervenendo al pareggio con il numero 6 Russo bravissimo nel piazzare la palla in rete imparabile per Girelli. La gara rimane incerta, il portiere ospite si supera sul tiro di Mancino e al secondo tentativo i ragazzi di Bovo raddoppiano. Ancora errore della difesa partenopea e il trequartista della Juventus supera Mancino V. . Il secondo gol tarpa le ali al Napoli che comunque cerca una reazione e chiede tra il primo e secondo tempo due penalty, ma l’arbitro lascia proseguire. Girelli della Juventus ancora una volta evita il gol ai padroni di casa con un balzo sotto l’incrocio. I bianconeri vanno sull’1-3 con il colpo di testa vincente di Strettantino su azione da calcio d’angolo. Ora per i partenopei ci vorrà una vera impresa per ribaltare la sconfitta casalingo vincendo a Vinovo per 0-3. A tratti la squadra di Chiaiese ha tenuto testa ai più quotati avversari, ma l’inesperienza e la struttura fisica ha fatto la differenza.
La Redazione