Una grande gioia ma festa contenuta dopo il sofferto successo contro l’ormai retrocesso Latina. Serviva una vittoria per evitare di affrontare il doppio scontro playout che avrebbe visto l’Avellino opposto al Trapani. Obiettivo raggiunto e urlo liberatorio da parte del pubblico e dei calciatori per una salvezza che vale più di una promozione, considerando le vicissitudini registrare in un campionato da dimenticare.
PROCESSO – Un punto in meno, rispetto ai tre di penalizzazione inflitti dal Tribunale Federale Nazionale, è stato riconosciuto nella sentenza di appello emessa venerdì mattina attraverso cui è stata modificata la classifica finale, con l’Avellino a 50 punti (rispetto ai 52 conquistati sul campo) e il piazzamento finale del 14° posto. Ciò ha consentito alla società irpina di salire di tre posizioni (dal 17° che avrebbe occupato con 49 punti) e incamerare, dunque, un contributo maggiore da parte della Lega di serie B che premia i suoi club in base alla classifica finale. Non solo, la sentenza di appello è stata riformata anche per l’ammenda inflitta nel processo di primo grado (50mila euro) e ridotta a 20mila euro. Il vantaggio diventa ancora più consistente se si pensa che le richieste iniziali, da parte della Procura Federale, erano state di 7 punti di penalizzazione e 150mila euro di ammenda.
PROTAGONISTI – Insieme hanno ottenuto i punti necessari per salvare la categoria: l’avvocato Eduardo Chiacchio è riuscito a evitare una penalizzazione di 5 punti mentre Novellino ha ottenuto sul campo 36 punti in 26 partite, con una media di 1,38 nettamente superiore a quella registrata dal suo predecessore Toscano che procedeva con un passo da retrocessione di un punto a gara (16 ottenuti in altrettante partite). Ad onore dell’avvocato napoletano, è da aggiungere pure il punto di penalizzazione evitato nel cosiddetto processo Trotta con una tesi difensiva importante per consentire l’iscrizione dell’Avellino al campionato di serie B. Una stagione, dunque, iniziata in modo preoccupante, con il rischio di non ottenere la licenza da parte della Lega, quindi il pessimo avvio di stagione con Toscano e, dall’inizio del girone di ritorno, il cambio di passo e di rendimento attraverso cui l’Avellino è approdato, in modo assai sofferto, alla spiaggia della salvezza.
ESPERIENZA – Ora che si prepara ad affrontare la quinta stagione tra i cadetti, la società saprà fare sicuramente tesoro di quanto accaduto e ripartire con le idee chiare. Il primo passo riguarda la scelta dell’allenatore. Novellino è stato contattato dal Novara ma, con correttezza, attende un incontro coi dirigenti dell’Avellino prima di sciogliere la riserva nei confronti del club piemontese. Le parti si sono date appuntamento per la prossima settimana. La tifoseria spinge per una conferma del tecnico di Montemarano (mercoledì riceverà la cittadinanza onoraria dal sindaco del suo paese) ma Novellino, prima di sottoscrivere il rinnovo, pretende massima chiarezza sui programmi. «Mi hanno tolto anni di vita le sofferenze di questa stagione. Raggiungere l’obiettivo è stata un’impresa sportiva e un’emozione straordinaria per noi e per i nostri sostenitori», ha detto il tecnico a salvezza raggiunta. La sua permanenza alla guida dell’Avellino, dunque, rappresenterebbe una garanzia anche per una tifoseria generosa e passionale ma stanca di soffrire.Corriere dello Sport