Nelle ultime tre stagioni, la partita conclusiva al San Paolo ha sempre regalato grandi emozioni

L’ultima in casa è un appuntamento fisso al quale nessuno vuole mancare per due motivi: il saluto alla squadra e la certezza di divertirsi più del solito, convinti da precedenti che lasciano ben sperare. Cos’è che accadde lo scorso anno, era il 14 maggio, contro il Frosinone? La pioggia non ingannò nessuno, custodì nitide le lacrime (di gioia, s’intende) di uno stadio in cui si faceva clamorosa fatica a distinguere calciatori e spettatori. In quell’istante che durerà in eterno tutti si sentirono fortunati testimoni dell’arcobaleno che Higuain disegnò per scalzare Nordahl e diventare il marcatore più prolifico di tutti i tempi in Serie A. Trentasei volte l’argentino (anche) per sotterrare il ricordo del rigore fallito un anno prima contro la Lazio, ancora al San Paolo, nell’attimo che segnò la fine della rincorsa al terzo posto e l’addio (già annunciato) di Benitez. Ma si potrebbe scavare ancora e ritrovarsi alla stagione 2013/14 ugualmente soddisfatti: anche in quel caso l’ultima al San Paolo fu festival del gol con Mertens e Zapata (due doppiette) attori principali del 5-1 al Verona. Sfogliando i numeri la riflessione è sospesa sui 46 gol realizzati in trasferta, sei in più dei 40 casalinghi, dato che vuol dir tutto e niente, indizio per nulla sorprendente se affiancato alle storiche dodici vittorie esterne.

Fonte: CdS

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