Con la sconfitta della Juventus in casa della Roma, il Napoli diventa a tutti gli effetti la squadra meno battuta della Serie A. Gli azzurri, infatti, hanno perso solamente 4 gare su 36 giocate (due contro l’Atalanta, la trasferta allo Juventus Stadium e la gara casalinga con la Roma), una in meno della Vecchia Signora ed addirittura tre in meno rispetto ai giallorossi. Ciononostante, la squadra allenata da Sarri occupa solo il gradino più basso del podio, a -5 dalla Juve ed a -1 dai capitolini. A dividere i partenopei dalle prime due posizioni in classifica i troppi pareggi ottenuti, spesso contro squadre in difficoltà come Pescara, Genoa, Palermo o Sassuolo. Se il Napoli, con il cinismo e la cattiveria agonistica mostrata dalla Juventus in Champions League, avesse conquistato l’intera posta in palio nelle gare sopracitate, avrebbe potuto festeggiare lo scudetto già al San Paolo contro la Fiorentina. Paradossale, in fondo, l’andamento degli azzurri nelle ultime due stagioni: nello scorso campionato, Higuain e compagni si laurearono campioni d’inverno, chiudendo con il miglior rendimento interno (51 punti su 57, frutto di 16 vittorie e 3 pareggi); quest’anno, in maniera completamente simmetrica, il Napoli è la squadra che ha conquistato il maggior numero di punti nel girone di ritorno ed è primo nella classifica stilata in trasferta (40 punti contro i 35 della Roma ed i 33 dei bianconeri). I partenopei, inoltre, qualora riuscissero ad avere la meglio su Fiorentina e Sampdoria, chiuderebbero l’attuale campionato a quota 86 gettoni, ben quattro in più dello scorso anno, con il vivissimo rischio di finire alle spalle della Roma. Una cosa è certa: il destino a volte sa essere beffardo, eppure i ragazzi allenati da Sarri hanno davvero la possibilità di riscrivere la storia. Non solo battendo record su record nell’albo del club, ma anche regalando ai tifosi del ciuccio un attesissimo trofeo.
Calcio in Pillole, rubrica a cura di Umberto Garofalo
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