Fumogeni lanciati dentro un pulmino di tifosi juventini e poi botte da orbi. Una vera e propria guerriglia quella compiuta nella notte tra domenica e lunedì da una quindicina di sostenitori del Napoli che, di ritorno da Torino, hanno messo a ferro e fuoco l’area di servizio La Macchia Ovest di Anagni in provincia di Frosinone. Qui, infatti, a fare rifornimento di carburante, hanno trovato una decina di ultrà bianconeri brindisini che all’Olimpico avevano assistito a Roma-Juve. Sei mezzi partenopei hanno quindi accerchiato un nove posti pugliese senza consentire via di fuga. In pochi istanti è scattato un vero e proprio raid che per una decina di minuti ha tenuto sotto scacco l’autogrill in direzione sud. Schiaffi, pugni e colpi sferrati con bastoni ed estintori. Fino a quando in lontananza si è iniziato a sentire il suono delle sirene di Polizia, ambulanze e Vigili del Fuoco. A questo punto i quindici facinorosi campani si sono dati alla fuga. Sono riusciti a dileguarsi insieme ai loro mezzi. Un inutile tentativo di farla franca visto che l’intera scena da far west è stata immortalata dalle telecamere di videosorveglianza. Numeri di targa, abiti, volti, tatuaggi: tutto ben impresso in una lunga serie di frame che ora vengono attentamente visionati dalla Digos della questura di Frosinone. Pesante il bilancio: sette tifosi brindisini rimasti feriti e danni alla struttura per migliaia di euro. Della vicenda si è interessato il senatore pugliese di «Direzione Italia», Vittorio Zizza, che si rivolgerà con un’interrogazione al ministro dell’Interno. «Un atto di violenza gratuita e senza alcuna giustificazione quello subito da nostri concittadini. Non è tollerabile», ha detto Zizza.
Il Mattino