Ingaggio raddoppiato rispetto all’intesa precedente (700mila euro) e portato a un milione e 400mila euro. Nell’intesa è stata fissata una doppia clausola a giugno 2018: Sarri ha la possibilità di liberarsi del contratto con il Napoli versando 8 milioni, il club azzurro pagando un milione. Se nessuna delle parti si avvalesse della clausola rescissoria il contratto poi si rinnoverebbe automaticamente per altri due anni e quindi fino al 2020. L’ingaggio attuale di Sarri è decisamente più basso rispetto a quello di Allegri e Spalletti, i due allenatori più pagati della serie A (5 milioni l’ingaggio del tecnico bianconero e tre di quello giallorosso). Compenso inferiore anche rispetto a quello dei due allenatori che in precedenza hanno allenato il Napoli: Benitez firmò un biennale da tre milioni e mezzo, Mazzarri negli ultimi suoi due anni a Napoli guadagnò poco più di 2 milioni a stagione. E Sarri ha lanciato un segnale chiaro e cioè che è arrivato per lui il momento di un contratto economico importante, dopo le due stagioni di alto livello a Napoli, e la lunga gavetta fatta nei campionati inferiori («Da allenatore fino a 4-5 anni fa ero in serie C e sono stato in due fallimenti non prendendo neanche lo stipendio anche se non mi lamento perché sarebbe un insulto contro chi prende il treno alle 6»).
Fonte: Il Mattino