Benevento-Frosinone 2-1, Ceravolo regala il successo ai sanniti al 93′

BENEVENTO-FROSINONE 2-1
BENEVENTO (4-2-3-1): Cragno 7,5; Gyamfi 7 Padella 7 (28′ st Pezzi sv), Lucioni 7,5 Venuti 7; Del Pinto 7 N. Viola 7,5; Melara 7 (42′ st De Falco sv) Puscas 7 (32′ st Pajac sv), Eramo 7; Ceravolo 7. A disp.: Gori, Ciciretti, Cissé, Falco, Brignola, Matera. All. Baroni 7,5.
Falli commessi: 15
Fuorigioco fatti: 5
FROSINONE (3-5-2): Bardi 6; Terranova 6,5 Ariaudo 6,5 (38′ st Mokulu sv) Krajnc 6; Fiamozzi 6,5 Maiello 6,5 Gori 6,5 (29′ st Soddimo sv) Sammarco 6 Mazzotta 6 (1′ st Crivello 6); D. Ciofani 7 Dionisi 6,5. A disp.: Zappino, Russo, Frara, M. Ciofani, Paganini, Pryima. All. Marino 6.
Falli commessi: 10
Fuorigioco fatti: –
ARBITRO: La Penna di Roma 6,5.
Guardalinee: Santoro e Gori.
Quarto uomo: Saia.
MARCATORI: 42′ pt Puscas (B), 12′ st D. Ciofani (F), 48′ st Ceravolo (B).
AMMONITI: 20′ pt Fiamozzi (F) cnr, 30′ pt Del Pinto (B) gioco falloso, 3′ st Gori (F) gf, 17′ st Venuti (B) gf, 23′ st Cragno (B) cnr, 42′ st Pajac (B) gf.
NOTE: spettatori 12 mila circa. Paganti 6.445, abbonati 4.742. Incasso non comunicato. Angoli: 11-7 per il Frosinone. Recupero: pt: 1′ e st 3′.

Il veleno è nella coda e a mettercelo questa volta è la Strega, complice lo sciagurato finale di un Frosinone che prima non trova l’intensità di chiudere la contesa del Vigorito e poi si fa battere a tempo scaduto da quel che resta della matricola di Baroni peraltro esanime. All’incrocio verità i sanniti arrivano senza 8 titolari, tra i quali Ciciretti, Camporese, Buzzegoli e Chibsah, ma il tecnico fiorentino se la gioca accettando il confronto altrimenti impari con un avversario che fa della fisicità e della furia agonistica la sua principale dote. Ed è la scelta che rimette in equilibrio lo spigoloso match nel Sannio crocevia di promozione e play off. Perché il Benevento ha la determinazione di portarsi in vantaggio con un guizzo sul finale di tempo (42′ pt) di Puscas, a sorpresa nel match, e di sfiorare due volte il raddoppio che i laziali evitano grazie a due clamorose traverse nella ripresa. Il Frosinone spinge al massimo e trova il pari grazie all’imperioso stacco di testa di Daniel Ciofani (12′ st) ma poi Cragno si traveste da Batman e impedisce almeno tre volte agli ospiti di passare. La gara sembra avviarsi sul pari che allontanerebbe comunque Marino dalla promozione diretta e che terrebbe in gioco i sanniti. La compagine giallazzurra si fa, però, sorprendere quando i padroni di casa sono prossimi allo stremo delle forze. E’ Ceravolo l’uomo dei sogni e fa bene Baroni a non richiamarlo in panchina nonostante l’evidente difficoltà. Ma il destino riserva ancora gloria all’attaccante reggino che trova il modo di griffare il suo 19º gol tra le proteste dei ciociari nemmeno prese in considerazione dall’arbitro.
LA GARA. Baroni vince con intelligenza: non cambia né modulo né atteggiamento, nonostante il lungo elenco di defezioni. Marino è prudente sin dalle prime battute. Una strategia che alla lunga al “Vigorito” non paga. Al 15′ azione insistita dei sanniti: Venuti innesca Ceravolo che si incunea e batte a colpo sicuro. E’ la diagonale fulminea di Terranova a stoppare l’attaccante. Il Frosinone avanza senza sbilanciarsi e approfitta di un appoggio impreciso di Cragno su Viola: Gori ruba palla e prova a centrare l’angolino alto alla destra del portiere di casa che vola a toccare con la punta delle dita la sfera destinata in rete. La gara sembra attestarsi su un equilibrio nemmeno tanto precario, ma s’accende quando Del Pinto intercetta Dionisi e innesca Melara a destra. L’esterno giallorosso cerca la profondità guadagnandosi l’angolo da cui scaturisce il vantaggio. Corner di Viola, sulla palla s’avventa rapace Puscas che batte di testa Bardi.
RIPRESA. Il Frosinone prova a imporsi e trova subito due angoli in avvio di ripresa, sul secondo Cragno salva su Ciofani. Ma è il Benevento a sfiorare il raddoppio con una punizione magica di Viola (5’st): la palla sbatte sotto la traversa, carambola su Bardi e torna in campo. Passano due minuti e la traversa della porta ciociara vibra ancora colpita in pieno da Puscas solo davanti a Bardi (deviazione propizia di Terranova). Poi Dionisi obbliga Cragno a distendersi per evitare il pari. Che arriva al 12′ sugli sviluppi di un angolo di Maiello: Ciofani svetta più alto di tutti e devia in rete. E’ Sammarco di testa a impegnare il portiere sannita, artefice di un colpo di reni prodigioso per evitare il sorpasso prima di un intervento su Dionisi sul primo palo ancora esemplare. Il Frosinone spinge, tardivamente, al massimo alla ricerca della vittoria. Baroni perde anche Padella per noie muscolari e deve sostituire un esausto Melara. Ma all’ultimo affondo trova il gol della vittoria più preziosa dell’intero campionato. Incursione a sinistra di Pajac, palla a Viola che di prima intenzione colpisce il palo, la sfera s’impenna dopo una correzione di Eramo e finisce sulla testa di Ceravolo che da due passi insacca e fa esplodere il “Vigorito”. Sì, la Strega sogna ancora la A. Il Frosinone impreca per un fuorigioco che per La Penna e i suoi collaboratori evidentemente non c’è.

Corriere dello Sport

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