Sabato 13 maggio ore 15:00
Benevento-Frosinone 2-1 Puskas (B) 43′, D. Ciofani (F) 57′, Ceravolo (B) 93′
Cittadella-Vicenza 2-0 Vido (C) 14′ 52′
Latina-Perugia 2-2 Mustacchio (P) 23′, De Giorgio (L) rig.38′ rig.83′, Dezi (P) 72′
Novara-Entella 2-0 Sansone (N) 43′, Orlandi (N) 51′
ProVercelli-Brescia 2-2 Coly (B) 13′, Blanchard (P) aut.25′, Mammarella (P) 64′, Caracciolo (B) 81′
Salernitana-Avellino 2-0 Coda (S) 66′, Improta (S) 89′
Spezia-Pisa 0-0
Ternana-Spal 2-1 Antenucci (S) 12′, Pettinari (T) 18′ 78′
Verona-Carpi 1-1 Letizia(C) 39′, Ganz (V) 82′
Benevento-Frosinone. Il Benevento ha la possibilità di riaprire il discorso play-off, infatti una sconfitta dei campani chiuderebbe quasi aritmeticamente il discorso promozione garantendo la Serie A alla Spal al Verona e ai ciociari appunto. In avvio sono gli ospiti a comandare il gioco mantenendo il possesso del pallone ma entrambe le squadre sembrano sentire molto la partita e concedono poco, al 15′ Ceravolo si crea lo spazio per il tiro dal limite e calcia ma il tiro della punta giallorossa viene respinto. Al 18′ grande intervento di Cragno sul tiro di Gori indirizzato verso l’incrocio dei pali, entrambe le squadre attaccano sulle fasce senza concedere nulla per vie centrali. I ciociari amministrano il gioco ma è molto difficile trovare gli spazi anche per i ritmi di gioco non proprio elevati, nel finale arriva la prima vera emozione dell’incontro con la rete di Puskas che porta avanti il Benevento con un colpo di testa sull’ottimo assist di Viola. Nel finale non succede altro così l’arbitro manda tutti negli spogliatoi con i campani che per il momento hanno riaperto la corsa play-off. Nella seconda frazione il Frosinone ci prova subito con Dionisi ma Cragno è attento e devia in corner, al 51′ Vilola direttamente su calcio di punizione colpisce la traversa e dopo la carambola su Bardi la sfera termina a lato. Un minuto più tardi e anche Puskas colpisce la traversa a portiere battuto, momento di assoluto sbandamento del Frosinone mentre il Benevento cerca di chiudere la partita. Al 57′ però dopo tanti errori il Benevento la paga subendo il pareggio di Ciofani che di testa non può proprio sbagliare battendo Cragno, dopo il goal subito l’inerzia della gara cambia ed è la squadra frusinate a fare la partita adesso. Il Frosinone è super offensivo e cerca la vittoria che chiuderebbe il discorso play-off me i giocatori ospiti vanno a sbattere contro la difesa gialorossa, mentre i campani cercano con le ripartenze di portare a casa la vittoria davanti al proprio pubblico. Nel finale le squadre sembrano accontentarsi del pareggio abbassando un po’ i ritmi ma di sicuro Ceravolo non la pensa così, infatti al 93′ il bomber di casa ribadisce in rete di testa il tiro deviato dal palo di Viola tra l’ovazione della gente del Vigorito. L’arbitro fischia tre volte e adesso possiamo davvero dire che i giochi sono riaperti per la promozione grazie ad un ottimo Benevento.
Cittadella-Vicenza. I veneti vogliono portare a casa il derby contro i biancorossi, anche se l’attenzione sarà rivolta al match tra Benevento e Frosinone, il Vicenza attualmente in terzultima piazza ha l’obbligo di vincere per sperare nella salvezza. Al 3′ Adejo ed Esposito si scontrano lasciando campo libero ad Arrighini che dribbla il portiere ma al momento del tiro manda incredibilmente a lato a porta sguarnita, gara molto equilibrata con entrambe le squadre ben mese in campo. Al 14′ il Cittadella passa con Vido che dopo l’assist di Valzania controlla e insacca col destro, gli ospiti ora sono chiamati a reagire per recuperare lo svantaggio. Al 19′ ancora Vido va vicino alla rete con un colpo di testa che sfiora il palo, i ritmi sono molto alti me è il Cittadella che gestisce il possesso del pallone il Vicenza aspetta per ripartire. Al 24′ un errore in fase di impostazione spalanca la via del goal a Vita ma Alfonso in uscita è provvidenziale e salva la porta del Cittadella, c’è molto agonismo in campo e i ritmi sono molto alti con entrambe le squadre che stanno regalando un ottimo spettacolo. Al 42′ Chiaretti ci prova col pallonetto ma Vigorito fa in tempo a rientrare e blocca la sfera, non succede più nulla nel primo tempo e le squadre vanno a riposo sull’1-0 per i padroni di casa. Nella ripresa arriva il raddoppio del Cittadella con Vido che finalizza l’ottima assist di Paolucci ma è incredibile il pallone che ha perso D’Elia a centrocampo, Torrente toglie Gucher per Ebagua giocandosi il tutto per tutto. Il gioco adesso è molto spezzettato col Cittadella che controlla senza rischiare nulla, al 67′ per una questione di centimetri Pucino non riesce ad arrivare su un cross dalla destra mancando l’appuntamento col goal. Nel finale il Vicenza non riesce a riaprire la sorti dell’incontro così il Cittadella può festeggiare la vittoria anche per il successo casalingo del Benevento su Frosinone.
Latina-Perugia. I nerazzurri già retrocessi vogliono salutare la Serie B davanti al proprio pubblico con una vittoria mentre il Perugia punterà a conquistare i tre punti aspettando anche le notizie provenienti dal Vigorito di Benevento. La gara la prende in mano la squadra di Bucchi che ha l’imperativo di vincere, i ritmi non sono altissimi ma il pallone è quasi sempre tra i piedi del calciatori ospiti. Al 12′ Perugia vicino al goal con Nicastro che colpisce la traversa ma l’arbitro ferma tutto per fuorigioco, gli umbri tengono la linea difensiva altissima per riversarsi subito nella metà campo nerazzurra. Al 17′ Del Prete innescato da Dezi calcia da fuori area ma Grandi è attento e salva, passano due minuti e Nicastro stavolta calcia in porta sfiorando il palo con un ottimo colpo di testa. Al 23′ Mustacchio porta meritatamente in vantaggio il Perugia dopo un’azione prolungata che porta al tiro Acampora e sulla deviazione proprio Mustacchio è il più lesto di tutti e segna. Gli umbri continuano a macinare gioco per chiudere il match già nel primo tempo, il goal ha dato molta sicurezza al Perugia che gestisce senza concedere nulla agli avversai. Nell’ultimo quarto d’ora il Latina riesce a pareggiare l’incontro con De Giorgio che trasforma un calcio di rigore assegnato per un fallo di Brignoli su Di Nardo, non succede altro nel finale così le squadre vanno a riposo sull’1-1. Nel secondo tempo è sempre il Perugia a fare la gara andando vicino al goal con Dezi al 50′ con un tiro che di pochissimo termina a alto, il Latina si affida solo alle ripatenze ma gli umbri lasciano davvero pochi spazi per le sortite offensive nerazzurre. Gli ospiti cercano il secondo goal per rimanere attaccati al sogno play-off ma col passare dei minuti sta venendo meno la compattezza difensiva e lasciano un po’ troppi spazzi. Al 72′ il Perugia trova il nuovo vantaggio con Dezi che batte Grandi dopo aver ricevuto da Terrani, i padroni di casa sembrano non riuscire a reagire ma all’83’ ancora con De Giorgio trovano il secondo pareggio della gara ancora una volta su calcio di rigore stavolta per l’atterramento di Rolando da parte di Terrani. Nel finale gli umbri non riescono a portarsi per la terza volta avanti ma gioiscono lo stesso perché il Benevento ha battuto il Frosinone e perché il Verona ha pareggiato in casa contro il Carpi.
Novara-Entella. I piemontesi vogliono agganciare lo Sepzia all’8° posto anche se ormai il sogno play-off è svanito, l’Entella vincendo scavalcherebbe in classifica proprio il Novara. Entella subito in avanti con Catellani che prova a rendersi subito pericoloso già al 3′ con una conclusione centrale, sono i giocatori biancazzurri che fanno girare velocemente il pallone senza dare riferimenti ai piemontesi che fino ad ora non sono riusciti a rendersi pericolosi. Al 10′ sansone suona la carica per i suoi ma il tiro del giocatore del Novara è potente ma non preciso, la gara adesso è molto bella in quanto entrambe le squadre giocano per vincere senza inutili tatticismi. Al 22′ dopo una bella ripartenza Catellani non riesce a servire Moscati solo sul secondo palo, il pallino del gioco è evidentemente in mano all’Entella mentre il Novara aspetta per colpire con le ripartenze. Dopo 30 minuti da parte dell’Entella nell’ultimo quarto d’ora è il Novara che prova ad imporre il proprio ritmo cercando spazi e al 43′ Sansone trova il goal del vantaggio ospite che dopo una carambola in area da pochi passo sblocca il match, arriva il duplice fischio del direttore di gara con le squadre a riposo col Novara avanti nel punteggio. Nella ripresa Orlandi raddoppia per il Novara con un destro in area dopo un batti e ribatti che batte Iacobucci, adesso i piemontesi viaggiano sulle ali dell’entusiasmo mentre l’Entella sembra aver accusato il colpo. Al 66′ Tremolada controlla e calcia verso la porta ma il tiro del giocatore ospite termina alto, negli ultimi minuti l’Entella non riesce a trovare la forza per riaprire la partita così il Novara si limita a gestire per portare a casa la vittoria davanti al proprio pubblico.
ProVercelli-Brescia. La Pro nel girone di ritorno si è garantita la permanenza nella cadetteria e punta al sorpasso sul Cesena, il Brescia deve continuare a muovere la classifica per rimanere in Serie B. Le rondinelle provano ad imporre il proprio ritmo alla gara sin dai primi minuti di gioco, al 2′ Torregrossa guadagna il fondo e prova a servire qualche compagno in area ma Provedel in uscita alta blocca il cross. Al 5′ Ferrante prova l’incursione in area ma non riesce ad essere preciso al momento di calciare in porta, all’11 Arcari con un’ottima scelta di tempo riesce ad anticipare Bianche be appostato in area. Al 13′ il Brescia passa con Coly che con un sinistro di prima intenzione batte Provedel col pallone che bacia la superficie del palo prima di entrare in rete, al 15′ Altobelli calcia a botta sicura ma Blanchard devia in angolo dopo un grande intervento. Al 25′ angolo corto di Mammarella che trova la deviazione decisiva di Blanchard che insacca nella propria porta per il pareggio piemontese, adesso entrambe le squadre stanno aumentando l’intensità di gioco per cercare il vantaggio. Si vedono molte azioni di contropiede ma nella ¾ avversaria nessuna delle due squadre riesce ad essere necessariamente cinica. Al 39′ Morra va alla conclusione a seguito di una riaprtenza ma calcia troppo debolmente, passano due minuti e Martinelli pennella per la testa di Blanchard che prova a farsi perdonare la sfortunata autorete ma il colpo di testa del difensore ospite si spegna sul fondo. Nel finale la Pro non riesce ad arriva al pareggio così il direttore di gara manda entrambe le squadre negli spogliatoi con le rondinelle che conducono il match. Nella seconda frazione la Pro si affaccia in avanti alla ricerca dle goal che al 62′ arriva con Mammarella che direttamente su calcio di punizione complice una deviazione della barriera batte Arcari, il Brescia non riesce a riorganizzarsi così i ragazzi di Longo gestiscono il pallone. Al 73′ ovazione per la sostituzione di Mammarella che per ora è il match winner dell’incontro, all’81’ Caracciolo entrato da appena 5 minuti pareggia l’incontro sfruttando un brutto errore di Provedel. Nel finale di gara nessuna delle due squadre riesce a portare a casa la vittoria ma Cagni è stato astuto a giocarsi il Jolly nel finale e l’Airone in area si sa che difficilmente sbaglia.
Salernitana-Avellino. Nel girone di ritorno l’Avellino sembrava aver cambiato passo ma nelle ultime giornate lo spettro retrocessione è tornato d’attualità, infatti gli irpini hanno la necessità di portare a casa i tre punti per avere un buon margine negli ultimi 90 minuti. La Salernitana dopo aver sognato la possibilità di accedere ai play-off si è assestata in 11^ posizione e vuole fare lo scherzetto agli irpini. Sono i padroni di casa che provano a fare la partita con Rosina che sembra particolarmente ispirato, al 5′ Sprocati batte dalla bandierina pescando in area Castaldo che di testa manda di poco a lato. Entrambe le squadre lottano su ogni pallone me l’Avellino in questi primi minuti non riesce a tenere il ritmo della Salernitana. All’8′ Omeonga perde un brutto pallone sul quale si avventa Rosina che si invola verso la porta ma Djimsiti ferma il numero 10 avversario prima che possa concludere solo davanti a Radunovic, al 13′ Sprocati riceve da Della Rocca ma l’anticipo di Djimsiti serve involontariamente Rosina che di testa manda a lato di pochissimo. Al 18′ Coda si fa vedere in avanti con un colpo di testa ma è facile l’intervento di Radunovic, è un vero e proprio dominio dei padroni di casa che al 19′ vanno ancora una volta vicini alla rete con Sprocati che che da pochi passi viene fermato da un provvidenziale intervento di Radunovic che mantiene la propria porta inviolata. L’intensità col passare dei minuti cala leggermente con l’Avellino che fatica a guadagnare metri mentre il possesso palla è sempre della Salernitana, al 27′ Zito serve Rosina che dopo aver superato il diretto marcatore sfiora il palo con una conclusione mancina molto insidiosa. Al 38′ molte proteste per una trattenuta di Lasik su Sprocati ma il direttore di gara lascia correre, nel finale i ritmi calano vistosamente me l’Avellino deve ringraziare il proprio portiere se è ancora in partita. Nel finale pericolo per la porta dell’Avellino ma Radunovic è ancora una volta attento e salva sul tentativo di Coda, questa è l’ultima emozione della gara e si fa a riposo in perfetta parità. Nel secondo tempo entrambe le squadra attaccano alla ricerca dle goal ma nei primi minuti della ripresa non si registrano azioni pericolose, al 54′ uno schema su calcio di punizione porta al tiro Bidaoui ma Gomis respinge son un grande intervento. Al 63′ Omeonga serve ancora Bidaoui che penetra in area e conclude trovando ancora una volta Gomis reattivo, al 66′ Rosina porta in vantaggio la Salernitana con un gran sinistro che batte un incolpevole Radunovic. Ora in campo c’è un po’ di nervosismo tanto da che l’arbitro è costretto ad ammonire Perico e D’Angelo per riportare la calma in campo, al 66′ Coda porta in vantaggio la formazione di casa finalizzando un perfetto cross di Rosina per battere Radunovic con un sinistro imparabile.Ora sono gli irpini che devono inseguire alla ricerca del goal del pareggio ma così facendo lasciano molti spazi per le ripartenze della Salernitana che all’89’ colpisce con Improta che sull’assist di Coda fulmina Radunovic che nulla può neanche su questo tiro. Il derby campano termina con la vittoria dei padroni di casa che avrebbero meritato uno score superiore viste le occasioni fallite nel primo tempo.
Spezia-Pisa. Lo Spezia vorrebbe superare in classifica il Carpi portando a casa la vittoria mentre il Pisa già retrocesso vuole concludere la stagione regalando le ultime gioie ai propri tifosi. Al 6′ Fabbrini prova a farsi largo con uno slalom e calcia dal limite mancando il bersaglio, sul capovolgimento di fronte Lores Varela impegna Chichizola che blocca a terra la conclusione del giocatore ospite. Al 15′ sempre Varela cerca gloria personale con un rasoterra che costringe Cardelli all’intervento in tuffo, al 23′ Fabbrici col contagiri per Gianetti che supera due avversari in velocità più il portiere ma calcia sull’esterno della rete. Gli spezzini sembrano in totale controlla della gara ma il Pisa aspetta per colpire negli spazi, al 36′ Cardelli è costretto a uscire di piedi per fermare una ripartenza molto pericolosa dei toscani. Al 43′ Djokovic serve Gianetti che calcia a botta sicura ma Cardelli si oppone d’istinto deviando il tiro dle giocatore ospite, nel finale non succede altro così l’arbitro manda tutti negli spogliati sul risultato di 0-0. Nel secondo tempo le squadre sono molto nervose e costringono il direttore di gara a estrarre il cartellino giallo per 3 volte in 3 minuti per Maggiore e Djokovic dello Spezia e per Mannini del Pisa, al 56′ Vignali spazza l’area deviando un tiro a botta sicura in area salvando la propria porta. Al 68′ Baez ci prova dalla ¾ direttemente su calcio di punizione e Cardelli è costretto a volare per deviare in angolo, Gattuso dalla panchina incita i suoi per provare a vincere il match. Al 79′ Varela si invola sulla destra e ci prova col piatto sinistro ma non riesce a essere abbastanza preciso, all’83’ grande opportunità per Longhi ma la difesa avversaria riesce ad intervenire in modo provvidenziale. Negli ultimi istanti succede di tutto con un rigore assegnato allo Spezia per un fallo di mano di Mannini ma Granoche calcia sulla traversa vanificando di fatto la possibilità della vittoria da parte dello Spezia, al triplice fischio le squadre devono dividersi la posta in gioco con un grande rammarico da parte dei liguri per il rigore sbagliato.
Ternana-Spal. La Ternana ha l’obbligo di vincere e davanti ai propri tifosi proverà a fare lo sgambetto alla capolista che dal canto suo vuole chiudere il discorso Serie A il prima possibile. Buon avvio della Ternana che ci prova subito con Falletti al 4′ senza impensierire Meret, passa un minuto e Antenucci serve alla perfezione Floccari che schiaccia troppo la conclusione che viene bloccata da Aresti. Al 6′ Falletti serve Di Noia che colpisce in pieno la traversa a Meret battuto, in questi primi minuti la Spal fatica a costruire azioni pericolose e ad alzare il proprio baricentro. Al 12′ però sono proprio gli ospiti a passare in vantaggio con Antenucci che sfrutta un errore di Ledesma e solo davanti ad Aresti segna con un gran diagonale, al 18′ Pettinari rimette la gara sui giusti binari pareggiando con un goal da distanza ravvicinata dopo aver ricevuto da Falletti. E’ sempre la Ternana a rendersi pericolosa con Falletti che impegna Meret al 20′ con un tiro molto potente, ora la Spal si limita a ripartire mentre è la squadra di casa che fa il match. Al 33′ Pettinari fa doppietta con una torsione perfetta che batte per la seconda volta Mert sugli sviluppi di un corner battuto da Ledesma, dalla panchina Semplici si sgola chiedendo ai suoi di salire per non farsi schiacciare troppo dai padroni di casa. Nel finale di tempo non arriva il pareggio ferrarese e le squadre vanno a riposo con la Ternana vanti di una rete. Nella ripresa Palombi prova a ripartire in velocità ma Lazzari è autore di un’ottima chiusura difensiva, al 56′ Meret respinge con difficoltà un gran tiro ancora di Palombi. Al 60′ ovazione dello stadio per Pettineri che fino ad ora con la sua doppietta sta permettendo alla Ternana di battere la Spal, in questo momento la stanchezza inizia a farsi sentire e i ritmi di gioco calano vistosamente. Da qualche minuto la Spal fatica a guadagnare metri così la Ternana gestisce il vantaggio, i ragazzi di Semplici provano ad alzare il proprio baricentro ma i ritmi sono molto bassi e questo fa il gioco della Ternana che difende bene il risultato e gestisce la partita. Al 95′ arriva il triplice fischio del direttore di gara con i padroni di casa che possono festeggiare una meritata vittoria mentre la Spal oggi è sembrata una lontana parente della grande squadra vista per ¾ di stagione.
Verona-Carpi. Gli scaligeri hanno la possibilità di ritornare subito in Serie A, motivo per cui cercheranno la vittoria davanti ai propri tifosi sperando in qualche bella notizia dagli altri campi. Il Carpi vuole mantenere vivo il sogno play-off e cercherà di battere Pazzini e compagni rovinando la festa del Bentegodi. In avvio di partita è subito Pazzini a provarci con un destro a rientrare che sibila a lato del palo a portiere battuto, il Verona fa la partita con Pazzini scatenato che lotta su ogni pallone per cercare il goal. Al 10′ sempre il Pazzo colpisce male il pallone da buona posizione calciando alle stella, è un vero e proprio forcing scaligero con la spinta del pubblico di casa che incita i propri beniamini. Passano i minuti e il Carpi prende campo rendendosi pericoloso con Di Gaudio che con un rasoterra al 23′ impegna Nicolas costretto alla deviazione e sulla ribattuta la palla viene messa in mezzo per Lasagna che sotto porta impegna nuovamente l’estremo difensore veronese, due minuti più tardi e ancora Pazzini sfiora il vantaggio con un destro potente che trova pronto Belec. Al 32′ Luppi dopo un contropiede entra in area ma Poli in scivolata allontana la minaccia deviando in corner, al 39′ Letizia porta avanti il Carpi con un tiro da fuori area che si insacca direttamente nel sette. Negli ultimi minuti il Verona cerca di pareggiare con Pazzini e Belec ferma il bomber di casa poi Gagliolo libera l’area, nel recuper Siligardi ci prova col destro ma da buona posizione calcia clamorosamente a lato. L’arbitro manda le squadra negli spogliatoi con il Carpi avanti ma il Verona ha sprecato davvero troppo in questi primi 45 minuti. Nella ripresa è sempre il Verona ad attaccare sempre con Pazzini che al 47′ prova ad avventarsi su un pallone insidioso in area ma Belec non si lascia sorprendere, adesso il Carpi ha arretrato vistosamente il proprio baricentro e si affida solo al contropiede. Al 58′ Bessa va vicinissimo al pareggio colpendo in pieno l’incrocio dei pali, squadre molto spaccate con la possibilità per entrambe di trovare gli spazi giusti. Per forza di cose i ragazzi di Pecchia devono alzare i ritmi mentre quelli di Castori ripartono in velocità appena riconquistano palla, al 71′ sempre il Pazzo crea scompiglio ma Belec oggi sembra Buffon e nega la gioia del goal al capocannoniere della cadetteria. Al 72′ entra anche Ganz per dare manforte al Pazzini negli ultimi minuti, al 78′ Bessa cerca la rasoiata dal limite ma Belec non si lascia sorprendere. All’82’ arriva il meritato pareggio del Verona con Ganz che dopo aver ricevuto da Romulo stoppa di petto e con un tocco delicato batte Belec, ora è un vero e proprio assedio gialloblu che però non porta alla meritata vittoria scaligera con il discorso play-off ancora aperto vista la sconfitta del Frosinone al Vigoito di Benevento.
Classifica provvisoria: eivdenziate le squadre con una gara in meno
Spal 75-Verona 73-Frosinone 71-Cittadella 63-Perugia 62-Benevento (-1) 62-Carpi 59-Spezia 57-Novara 56-Salernitana 54-Bari 53-Entella 51-Cesena 49-Pro Vercelli 49-Brescia 47-Ascoli 46-Ternana 46-Avellino (-3) 46-Trapani 44-Vicenza 41-Pisa (-4) 35-Latina (-7) 32
A cura di Emilio Quintieri