Mica semplice orientarsi in questa squadra che sprizza energia, che con il Cagliari ha giocato a ritmi intensi e con una precisione tecnica praticamente stucchevole? Come se fosse semplice, ora, scegliere…Però bisognerà farlo, perché in campo ne andranno undici, e quelli che stanno meglio – almeno così pare – sono gli stessi che hanno battuto il Cagliari, con un Koulibaly che ha scontato la squalifica. Sta maluccio Maksimovic, per cominciare, ed a due giorni dalla partita, se ne saprà di più: perché il differenziato di ieri non è (ancora) una sentenza, ma una indicazione di massima. Oggi Sarri capirà meglio come sta il serbo, «protagonista» – anche se dovesse andare in panchina – d’una domenica nella quale, eventualmente, sarà impossibile per chiunque far finta di niente della «tumultuosa» ultima estate, quando si arrivò allo strappo e poi alla cessione al Napoli. Ma questi sono i percorsi della memoria, poi ci sono le strade che conducono direttamente alla Champions: il Napoli ne conosce una sola, e non è neppure quella certa, vale a dire le tre vittorie consecutive, però aspettando comunque di conoscere i risultati della Roma. Sarri abbozza il tragitto in un allenamento tecnico-tattico dal quale suggerimenti non ne arrivano, perché all’allenatore piace tenere tutti sulla corda: ma sui dieci-undicesimi dovremmo esserci, anche se il tecnico toscano sa stupire (anche contro il Cagliari, rispetto alle previsioni, tre volti nuovi). Stavolta a decidere tutto sarà l’interpretazione da offrire alla partita del Torino e quindi alla mediana da opporre, perché altrove le magliette sembrano già assegnate: in regia, Jorginho è in vantaggio su Diawara (ma di poco), avendo un piedino capace di trovare angoli di passaggio particolarmente complicati e dunque la scelta che rimane da fare è sul centro-destra della metà campo, dove Allan e Zielinski, con caratteristiche diverse, si contendono il posto. Un uomo di maggior palleggio, darebbe la possibilità di cominciarla al polacco…E non siamo ai dettagli.
Fonte: CdS