Lega Pro, sarà una Juve Stabia d’attacco nei play off

Mancano solo tre giorni al D-Day per il primo spareggio playoff. A Castellammare di Stabia l’attesa è davvero spasmodica per quella che costituisce probabilmente la sfida più prestigiosa della prima fase dell’appendice della stagione agonistica 2016/2017, vuoi per il blasone delle due società, vuoi per la qualità intrinseca delle contendenti che daranno vita ai novanta minuti da dentro o fuori al “Menti”.
IL gentlemen agreement. Una curiosità su tutte. Sacro e profano hanno trovato una sorta di “gentlemen agreement” estemporaneo in previsione del match Juve Stabia-Catania di domenica. Infatti, la processione della statua di San Catello, patrono della città delle acque, prevista come da tradizione alla seconda domenica di maggio, è stata eccezionalmente anticipata a sabato per motivi d’ordine pubblico connessi alla partita. Quali le leve su cui punta la Juve Stabia per andare il più avanti possibile nella “road to Florence”?
Il pragmatismo di Guido Carboni può essere l’elemento determinante per il finale di stagione. Una post-season intrigante e piena di emozioni, già dalla prima contesa senza chance di ritorno. Juve Stabia-Catania rappresenta lo snodo nel quale gli stabiesi si giocano tutto per tentare di riconquistare la cadetteria persa malamente tre stagioni fa.
Il comandamento di Carboni. Il tecnico aretino ha sempre predicato il suo mantra “testa bassa e lavorare sodo” senza lasciarsi andare a voli pindarici, ma allo stesso tempo è consapevole della forza della compagine ormai diventata sua, quasi ritemprata da una sorta di “autoanalisi” a cui Carboni l’ha sottoposta con pazienza e costanza negli ultimi tre mesi. La migliore posizione in classifica al termine della stagione regolare, rispetto alla formazione etnea allenata da Pulvirenti, concede alla Juve Stabia il vantaggio di giocare avendo a disposizione due risultati su tre al termine dei novanti minuti canonici. E sarà comunque soltanto il primo passo: quella che sulla carta sarebbe potuta anche essere la sfida per la finalissima, invece è soltanto la prima di cinque tappe da superare vittoriosamente.

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Le scelte. Sul fronte formazione ci sono alcune problematiche. Le notizie dall’infermeria non sono rassicuranti per il giovane difensore Allievi, vittima di una distorsione al ginocchio subita nel corso del primo tempo del match contro il Taranto. Già il tecnico stabiese era stato piuttosto scettico nell’immediato post-partita circa un suo immediato recupero e in effetti per il difensore, i tempi di recupero, non si prevedono così repentini (almeno dieci giorni di stop). Per il lungodegente Atanasov si avvicina il ritorno in campo. Il difensore continua ad allenarsi con la squadra, ma necessita di recuperare forma ed efficienza fisica. I quasi tre mesi di inattività incidono particolarmente considerata la stazza del bulgaro.
Modulo, strategia e amarcord. La rifinitura di sabato supporterà la scelta di Carboni sul modulo da adottare, con il 4-3-3 maggiore “indiziato”. I playoff per la promozione in serie B hanno sempre avuto un gusto agrodolce per la Juve Stabia, alla quinta partecipazione della sua storia. Nelle stagioni 1993/94 e 1998/99 il sogno si infranse contro due corregionali rivali, rispettivamente Salernitana e Savoia, che negli spareggi finali con l’ultimo atto in gara secca, a Napoli ed Avellino, ebbero la meglio. Il terzo playoff della storia sancì la promozione in serie B contro l’Atletico Roma, mentre l’ultimo, particolarmente amaro, nella stagione 2014/15 vide la Juve Stabia eliminata dal Bassano. Una ferita ancora aperta, ma è quasi pronta l’occasione per rimarginarla.

Corriere dello Sport

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