Un Sarri alla Ferguson, i rinnovi di Mertens e Ghoulam, il potenziamento della squadra attraversi obiettivi che verranno scelti tra ben cinquanta giocatori tra Europa e Sud America tenuti già sotto osservazione. De Laurentiis svela il progetto Napoli che va avanti e ruota intorno alla centralità dell’allenatore.
Sarri alla Ferguson. De Laurentiis consegna a Sarri il Napoli che verrà definendolo «il direttore d’orchestra insostituibile», esterna pubblicamente piena fiducia all’allenatore e questo al di là del contratto che lo blinda fino a giugno 2018: in quella data il tecnico por potersi liberare dovrebbe versare una clausola di otto milioni, il club invece dovrebbe pagare un milione per interrompere il rapporto con l’allenatore. Il riferimento a Ferguson è stato fatto per fare riferimento alla lunga durata di un tecnico su una panchina. La figura dell’allenatore con poteri da manager è adatta all’Inghilterra e non all’Italia, e il Manchester United rappresenta un’eccezione anche per quelle che sono le potenzialità economiche del club. Lo stesso Sarri in una delle ultime conferenze disse di sentirsi solo ed esclusivamente un uomo di campo, un allenatore e basta.
Il punto chiave emerso dalle parole di De Laurentiis è la centralità di Sarri nel progetto Napoli: lontane le critiche rivolte dal presidente all’allenatore (e alla squadra) dopo Madrid. Superato il bivio clausola del 2018, il contratto si prolungherebbe automaticamente per altri due anni: Sarri rinnovò l’estate scorsa il contratto con il club azzurro e gli venne raddoppiato l’ingaggio che ora è di 1.4 milioni, ancora lontano rispetto a quello degli allenatori di Juventus e Roma (Allegri guadagna 5 milioni, Spalletti 3).
Fonte: Il Mattino