Tutto in una settimana: il derby di Salerno, il processo di appello per la vicenda scommesse di tre anni fa e la partita interna contro il Latina. Il futuro dell’Avellino è racchiuso in questi tre eventi.
PENALIZZAZIONE. La penalizzazione di 3 punti, inflitta alla società dal Tribunale Federale Nazionale, ha ridimensionato il bottino realizzato dall’undici di Novellino nel girone di ritorno. Il tecnico subentrato a Toscano è riuscito a ottenere 28 punti dopo quei 21 con cui l’Avellino aveva chiuso la prima parte della stagione, terzultimo in classifica. I conti, però, non tornano perché il totale non è di 49 punti ma sono 46 quellidell’attuale classifica. Per sentirsi al sicuro ne occorrono altri 3 o 4 perché non è il caso di fare affidamento sulla sentenza della Corte Sportiva d’Appello che si riunirà il 18 aggio alle ore 17, nella sede di Via Po a Roma, per ascoltare le argomentazioni dei legali della società e degli ex calciatori dell’Avellino, Izzo (ora al Genoa) e Millesi che proveranno a ottenere uno sconto di pena. La sentenza è prevista per il giorno successivo alla fine del torneo, il 19 maggio, quando l’Avellino avrà giocato l’ultima gara, in casa contro il Latina.
DERBY VERO. Tifosi col fiato sospeso, dunque, per quanto avverrà nei prossimi otto giorni ma decisi a sostenere con generosità questo Avellino. Esauriti i duemila tagliandi disponibili per la gara di Salerno dove il calore della gente irpina darà forza e coraggio a una squadra che nelle ultime quattro partite ha rallentato paurosamente il suo ritmo (appena 2 punti frutto di 2 pareggi) e che non vince dalla trasferta di Pisa (0-1). «Dovremo cercare di ottenere il massimo in queste due gare – ha detto Eusepi, un ex granata – affrontandole come se fossero due finali». In effetti lo sono perché dai risultati di queste gare dipende la possibilità di evitare i play out.Corriere dello Sport