D’Angelo: “Quel giorno, la partita più lunga della mia vita; la mia canzone divenne l’inno della squadra”

1987, un anno magico perchi ama i colori azzurri.  Qualche mese prima, sul finire del 1986, era uscito il film «Quel ragazzo della Curva B», in cui Nino D’Angelo metteva in evidenza l’amore e la passione di una città per la propria squadra del cuore e affrontava il tema della volenza negli stadi. «Nel 1986 in un mio disco uscì la canzone “Napoli, Napoli” che in pratica divenne l’inno della squadra. In genere i testi celebrativi vengono scritti dopo i grandi trionfi, questo è un caso diverso e forse unico: è venuto prima il brano e poi il trionfo. Il film lo scrisse invece Nino Masiello, un giornalista scomparso di recente». Nel film furono coinvolti anche Bruscolotti, Giordano e Carnevale. Alla produzione di quella pellicola parteciparono anche Omar Sivori e Bruno Pesaola. «Un giorno ero in taxi con entrambi e Sivori chiese al Petisso chi era più forte tra lui e Diego Maradona. Pesaola fu chiaro, gli disse “Omar tu sei stato grandissimo, Diego va oltre”». Nino racconta il suo 10 maggio. «Non ero al San Paolo, dovevo giocare con la Nazionale attori ma ad un certo punto tornai indietro e andai a casa di un amico impresario. Fu la partita più lunga della mia vita, avevo il cuore a mille». E il prossimo 24 giugno l’artista napoletano festeggerà i suoi 60 anni al San Paolo. «Un sogno: cantare davanti alla Curva B, il palcoscenico più emozionante per me nonostante abbia avuto la fortuna di esibirmi all’Olympia di Parigi. Sarà come vincere di nuovo lo scudetto, aspettando però quello sul campo il prossimo anno».

GdS

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