Ascoli-Benevento 1-1, sanniti condannati da un autogoal

Ascoli-Benevento 1-1
ASCOLI (4-4-2): Lanni 6; Mogos 5 Augustyn 5,5 Mengoni 6 Mignanelli 6; Orsolini 6 Addae 5,5 Giorgi 6 (32′ st Carpani 6) Cassata 5 (17′ st Bentivegna 5,5); Favilli 5 (25′ st Perez 6) Cacia 5,5. A disp.: Ragni, Cinaglia, Almici, Slivka, Bianchi, Gatto. All.: Aglietti 5,5.
Fuorigioco fatti: 11
Falli commessi: 10
BENEVENTO (4-2-3-1): Cragno 6,5; Gyamfi 6 Camporese 6,5 Lucioni 7 Lopez sv; Chibsah 5 Viola 6,5; Venuti 6,5 (17’st Pezzi 6) Falco 7 (32’st Del Pinto 6) Eramo 6; Ceravolo 7. A disp.: Gori, Pajac, Padella, De Falco, Puscas, Brignola, Matera. All.: Baroni 6,5.
Fuorigioco fatti: 0
Falli commessi: 5
ARBITRO: Piccinini di Forlì 5.
Guardalinee: Bresmes-Tardino.
Quarto uomo: Chindemi.
MARCATORI: 26′ pt Ceravolo (B), 46′ st Eramo (B, aut.).
ESPULSI: 5′ pt Lopez (B) per fallo da ultimo uomo, 42′ st Chibsah (B) per doppia ammonizione.
AMMONITI: Favilli (A), Lanni (A) e Camporese (B) per cnr; Mignanelli (A) e Augustyn (A) per gioco falloso; Ceravolo (B) per cnr; Giorgi (A) e Chibsah (B) gf.
NOTE: spettatori paganti 2.394 per un incasso di 16.903 €; abbonati 3.325, quota 25.739 €; mini abbonamenti 204, quota 1.962 €. Angoli 4-4. Rec.: 3′ pt; 5′ st. Prima della partita consegnato all’allenatore Peppe Iachini, ascolano, il “Premio Romolo Petrucci-Orgoglio Bianconero”.

I trecento tifosi giunti da Benevento stavano ormai assaporando la gioia per una vittoria dal sapore eroico e l’aggancio al quarto posto, quando al primo dei 5 minuti di recupero il cross di Mignanelli, dopo un primo tocco di Perez, viene deviato da Eramo spegnendosi alle spalle di Cragno. La squadra di Baroni, in dieci dopo poco più di 4 minuti, era appena rimasta in 9 dopo il secondo giallo rimediato da Chibsah, nervoso e ingenuo visto che rimedia il secondo cartellino mentre sta per essere sostituito. Chissà cosa gli avrà detto Baroni negli spogliatoi. L’Ascoli, nonostante l’ennesimo flop interno, porta a due i punti di vantaggio sui play out, cioè l’incubo di questo finale di stagione.
LA GARA. Pronti e via e la gara ha subito (4′) una svolta col Benevento in dieci. Cacia imbuca Orsolini, Lopez lo chiude al limite dell’area, l’intervento è sul pallone ma l’arbitro ha un abbaglio e gli mostra il rosso. Baroni è costretto a ridisegnare la squadra e arretra Venuti in difesa. Il Benevento è in difficoltà, l’Ascoli cerca di approfittarne e al 16′ Cassata spara in curva da facile posizione. I campani reagiscono e a suonare la carica è capitan Lucioni che ci prova due volte di testa: al 14′ palla fuori, al 22′ tra le braccia di Lanni. Il preludio al gol che arriva al 26′ quando Ceravolo (18° centro stagionale), su azione d’angolo anticipa tutti di testa. La squadra sannita si chiude bene e l’Ascoli fatica a sfondare, incapace di costruire un’azione ragionata. Non solo, ma si espone alle ripartenze del Benevento che al 41′ va vicino al raddoppio con Falco. La rabbia dell’Ascoli si spegne sul palo centrato di testa da Mengoni.
RIPRESA. Nella ripresa Baroni rafforza la retroguardia con Pezzi mentre il forcing dell’Ascoli si traduce nella spettacolare girata di Cacia finita alta (27′) e nella botta ravvicinata di Carpani (33′) su cui miracoleggia Cragno, il quale deve poi alzare bandiera bianca sulla deviazione di Eramo.

Corriere dello Sport

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