CdS – Insigne, la vita da bomber è dura, ma lui rivuole la via del gol!

14 centri, roba da vero bomber, per cui se per tre domeniche stai fermo, la storia dei bomber porevede l’ansia da prestazione. E’ così che va e Lorenzo Insigne, ad un certo punto di questa stagione, ha riscoperto l’età del goleador. La firma, benedetta, gli ha tolto da dosso, da dentro, ogni retropensiero. Tutto (ri)nasce allo stadio Friuli, ribattezzato «Dacia Arena», quando Lorenzo Insigne rompe il ghiaccio e lo fa con una doppietta. Dopo segna a ripetizione, quattordici gol in diciotto giornate, si carica la squadra sulle spalle, è silenzioso e maturo nel gestire la difficile, complicata, rischiosa fase del rinnovo. E’ un altro e si vede. La magia va da sé, e, nella notte del Santiago Bernabeu, è lui che regala un’illusione con quel tiro da trenta-trentacinque metri, un modo per credere nell’impossibile, per pensare di dare un senso non solo a Real Madrid-Napoli ma anche alla partita di ritorno, quarantacinque minuti di poster fascinoso prima che irrompa Sergio Ramos e lo strappi. Intanto, e le statistiche non sanno mentire, ci sono questi grandi numeri che parlano da soli: da novembre ad oggi, dunque negli ultimi sei mesi, ci sono complessivamente sedici gol; ai quali vanno anche aggiunti i dieci assist. Ma stavolta arriva il Cagliari che, giova ricordarlo, rientra nell’album fotografico di Lorenzo Insigne come uno degli avversari che ha regalato maggiori emozioni: 21 (CdS)

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