Dopo i «buu» di domenica al Sant’Elia, il Cagliari e la Figc stanno organizzando iniziative congiunte contro gli episodi di razzismo. Muntari domenica ha protestato con l’arbitro Minelli per i buu razzisti sentiti allo stadio e ha lasciato il campo. Martedì è stato squalificato per i due gialli, uno per le proteste, l’altro per essere uscito dal campo. Il presidente dei sardi Tommaso Giulini ieri si è espresso in modo deciso sulla vicenda: «Si tratta di un episodio deplorevole, a causa di pochi incivili è stato offeso e a nome di tutto il popolo sardo perbene, vanno a lui le più sincere scuse. Abbiamo valori importanti, Nené è il secondo giocatore più importante nella storia del Cagliari e la società, poche settimane fa, ha organizzato un evento con 150 immigrati e li ha invitati per la gara con l’Empoli. Mi auguro che vengano individuati i responsabili e vengano prese delle misure. L’arbitro, messo alla gogna a livello mediatico, ha solo rispettato il regolamento». Poi è arrivato l’invito a Muntari per la partita di addio allo stadio cagliaritano del 1° giugno. Il club per la prossima gara casalinga ospiterà inoltre 50 migranti. Intanto la Figc studia iniziative che coinvolgano pure le altre squadre di Serie A e il presidente Tavecchio, a margine della proiezione del docufilm «Crazy For Football» a Milano, ha definito l’episodio «esecrabile». KICK IT OUT Si unisce al coro di solidarietà anche l’organizzazione inglese «Kick It Out», che ha invitato tutti i giocatori di colore della Serie A a non scendere in campo nella prossima giornata di campionato, a meno che la Figc non revochi la squalifica a Muntari.
Fonte: gasport